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Papa Francesco: «Famiglia rimedio contro lo sfaldamento sociale»

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Il telegramma del pontefice

Papa Francesco: «Famiglia rimedio contro lo sfaldamento sociale»

«Al rientro dal mio viaggio pastorale in Armenia, dove ho potuto incontrare vari esponenti della popolazione ed esprimere la mia affettuosa stima alle comunità cristiane cariche di storia, esortando tutti a proseguire sulla strada del dialogo e della concordia, rivolgo a Lei signor Presidente ed alla cara nazione italiana il mio beneaugurante saluto, unito all`auspicio di un impegno crescente in favore delle necessità della gente, in particolare della famiglia, fondamento della convivenza e rimedio contro lo sfaldamento sociale». Questo il testo del telegramma che il Papa ha inviato, come di consueto al ritorno da un viaggio internazionale, al presidente della Repubblica Mattarella.

Messaggi ai capi di Stato
Nel corso del viaggio aereo da Yerevan verso Roma, sorvolando successivamente la Turchia, la Bulgaria, la Serbia, il Montenegro, la Bosnia-Erzegovina, la Croazia e rientrando infine in Italia, Papa Francesco ha fatto pervenire ai rispettivi Capi di Stato (Recep Tayyip Erdogan, Rosen Plevneliev, Tomislav Nikolic, Filip Vujanovic, Bakir Izetbegovic, Kolinda Grabar-Kitarovic) altrettanti messaggi telegrafici.

Atterrato all’aeroporto romano di Ciampino alle 20.30, come di consueto il Papa, prima di rientrare in Vaticano, si è recato alla basilica di Santa Maria Maggiore per ringraziare la Madonna Salus Populi romani del felice esito del viaggio apostolico.

Povertà e lacrime accompagnano i migranti
I popoli e le famiglie che lasciano la loro casa per trovare una situazione migliore sono accompagnati da povertà e lacrime, ha scritto Papa Francesco in un passaggio di un messaggio indirizzato ai vescovi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Mariano Crociata, e di Albano, Marcello Semeraro, per commemorare, all'avvicinarsi dell'anniversario della morte (6 luglio 1902) la figura di Maria Goretti, la santa bambina che a 12 anni morì per evitare un tentativo di violenza.
«La povertà e l’urgente necessità di lavoro», si legge nel messaggio diramato dalla stessa diocesi di Albano, «spinsero la famiglia Goretti ad emigrare dalla nativa Corinaldo (nelle Marche) nell’Agro Romano prima e poi nel cuore di quelle che erano, all’epoca, le Paludi Pontine, terre fertili ma insidiose a motivo della malaria; lacrime e povertà accompagnavano ieri - come, drammaticamente, ancora oggi - i cammini di famiglie e di popoli che hanno all’origine le cause più varie, fra cui la povertà». Il Papa fa riferimento al paragrafo 46 della sua esortazione apostolica Amoris laetitia dedicata alle migrazioni, che «rappresentano un altro segno dei tempi da affrontare e comprendere con tutto il carico di conseguenze sulla vita familiare».

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