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Renzi: su banche pieno supporto dall’Europa

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DA VARSAVIA

Renzi: su banche pieno supporto dall’Europa

Matteo Renzi  (Reuters)
Matteo Renzi (Reuters)

La legge elettorale con il referendum non c’entra niente. E non vedo maggioranze per cambiare l’Italicum. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa che si è tenuta a Varsavia nell’ultima giornata del vertice Nato. Renzi è tornato a parlare anche del tema banche. Non c’è un problema “italiano”in Europa ha assicurato spiegando che il Paese può contare sul «pieno supporto» da parte della Ue.

Insieme a quello finanziario, è stato proprio il tema della legge elettorale tra le questioni in primo piano: «L’Italicum è una buona legge elettorale - ha spiegato Renzi - l’ho sempre detto. E non essendo su questo il referendum non vedo come si possa continuare a collegarlo al referendum costituzionale», ha aggiunto Renzi da Varsavia.

“Sulla legge elettorale non apro più bocca, è un tema nella disponibilità del Parlamento. A me pare di non vedere una maggioranza per una diversa legge”

Matteo Renzi, presidente del Consiglio 

«Sulla legge elettorale non apro più bocca, è un tema nella disponibilità del Parlamento. A me pare di non vedere una maggioranza» per una diversa legge elettorale. «Il Mattarellum? Quando è stato proposto non c’erano i numeri», ha poi aggiunto.

«Su spacchettamento decidono Corti»
«Lo spacchettamento non dipende da noi, come la data» del referendum costituzionale, ha precisato il capo del governo. «Ragionevolmente, per come la vedo io, si dovrà votare su una scheda ma se la Cassazione o la Corte costituzionale decideranno diversamente non abbiamo nessun problema», ha
aggiunto, ribadendo che «il Referendum è cruciale per il futuro del nostro paese».

«Il primo ministro albanese Edi Rama, che legge i giornali italiani - ha poi aggiunto Renzi - mi ha chiesto: il referendum sulla legge elettorale quando lo fai? Il referendum non è sulla legge elettorale, non vedo infuriare grandi polemiche, ma vedo una grandissima discussione sui giornali e anche dei politici che discutono molto più di quello che facciamo noi della legge
elettorale, ma il referendum è su altro. Io sento la responsabilità morale di ricordarlo», ha detto Renzi.

Sulle banche c'è «supporto di tutti» in Europa
Sul tema delle banche italiane «c’è il pieno supporto di tutti» i partner europei e «anche della commissione Europea: ne ho parlato con Juncker», ha detto il
premier aggiungendo: con l’Europa «non c’è un problema italiano» ma «singole situazioni aperte per mille motivi». Quindi, «di conseguenza, tali situazioni vengono seguite come è doveroso sia da un gioco di squadra» cercando «di risolvere i problemi prima che accadano». «La mia posizione - ha spiegato - è esattamente la stessa che ieri ha espresso il ministro dell’Economia in modo chiaro, la stessa che ieri ha espresso il governatore della Banca d’Italia

Unioni civili: tempi rapidi per attuazione decreto
In mattinata, durante una pausa dei lavori del Summit, il premier Renzi ha telefonato a Dario Guarise, il 73enne che questa mattina, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, aveva espresso i propri timori per i tempi di applicazione della legge sulle unioni civili. A Guarise il premier ha confermato che i tempi per l’efficacia del decreto attuativo saranno rapidi. Malato di tumore, Guarise teme infatti di non riuscire a lasciare i suoi averi in favore del suo compagno di una vita.

Sempre in mattinata si è svolto un colloquio informale tra Matteo Renzi, Angela Merkel e Jean-Claude Juncker: «Ho discusso con Merkel del follow up dell’incontro con Berlino, con lei e Hollande. È fondamentale non lasciare cadere la questione del rilancio dell’Europa, continueremo a lavorare insieme per arrivare all’appuntamento di Bratislava con idee e proposte», ha specificato il presidente del Consiglio.

Su Afghanistan sarà interpellato Parlamento
«Ci viene chiesto - ha spiegato il premier nel colloquio con i gionalisti - di continuare il lavoro in Afghanistan: il governo condivide questo impegno perché lo ritiene strategico. Tutte le procedure saranno portate all’attenzione del Parlamento, sia in termini economici che di invio e spedizioni di truppe. La richiesta è mantenere l’impegno attuale, leggermente aumentato in questi mesi dopo il disimpegno della Spagna». Renzi ha ribadito inoltre l’importanza nello scacchiere internazionale di un dialogi più forte con Mosca. «L’idea di utilizzare espressioni come `guerra fredda´ è fuori dalla realtà. Abbiamo bisogno di rispetto e dialogo e del massimo impegno per rendere più sicuro il nostro Pianeta».

“Ci viene chiesto di continuare il lavoro in Afghanistan: il governo condivide questo impegno perché lo ritiene strategico”

Matteo Renzi, presidente del Consiglio 

150 militari contributo Italia su fronte Est
« L’Italia contribuirà all’impegno della Nato con 150 uomini sul fronte orientale», ha poi aggiunto Renzi, in conferenza stampa da Varsavia.

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