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Ferrotramviaria: «Su quella tratta sistemi manuali»

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disastro in puglia

Ferrotramviaria: «Su quella tratta sistemi manuali»

Sulla tratta tra Andria e Corato «avevamo ancora sistemi manuali e non automatizzati, che rispondono però a logiche di assoluta sicurezza nel senso che comunque ci vuole la volontà del capostazione sulla base di segnali e di determinate condizioni controllate anche da altre persone». Lo ha detto il direttore generale di Ferrotramviaria Massimo Nitti, a proposito dell'incidente ferroviario avvenuto stamane in Puglia. Nitti ha riferito che «è già stata avviata una inchiesta amministrativa interna da parte dell'azienda, insieme a Regione Puglia e Ministero dell'Interno».

«Siamo sotto shock»
«Si sono tenuti degli interrogatori preliminari -ha continuato Nitti parlando dell'inchiesta - sono stati raccolti i dati, le telefonate tra il personale e le comunicazioni tra gli apparati. Li metteremo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si cercherà di capire dove la catena di controllo non ha funzionato. È un momento tragico per l'azienda -ha concluso-. In cinquanta anni non era mai successo niente. Siamo sotto shock».

Il presidente di Ferrotramviaria ha poi aggiunto che «c'è stato un concatenamento di eventi tragici, nella sfortuna c'è stata una ulteriore sfortuna e cioè che l'incidente purtroppo è avvenuto all'uscita di una curva». «Se fosse stato su un rettilineo - ha continuato - i due treni si sarebbero visti. Questi treni sono modernissimi, capaci di fermarsi in 250 metri. L'impatto sarebbe stato diverso».

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