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Scontro treni, sì a 10 milioni per indennizzare le famiglie delle…

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emendamento nel dl enti locali

Scontro treni, sì a 10 milioni per indennizzare le famiglie delle vittime e per feriti

Via libera della commissione Bilancio, all’unanimità, alla proposta del presidente della commissione Francesco Boccia (Pd), agli aiuti alle famiglie del disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato. Lo prevede un emendamento al Dl Enti locali depositato dal relatore Misiani e votato all’unanimità in commissione Bilancio che autorizza una spesa di 10 milioni in favore delle famiglie delle vittime e dei feriti. A ogni famiglia andranno non meno di 200 mila euro, si legge nell’emendamento.

Dieci milioni per gli indennizzi
Entrando nel dettaglio l’emendamento autorizza la spesa di 10 milioni di euro nel 2016 per la corresponsione di «speciali elargizioni in favore delle famiglie del disastro ferroviario di Andria-Vorato del 12 luglio 2016 e in favore di colore che a causa del disastro hanno riportato lesioni gravi e gravissime». Sarà compito della Presidenza del Consiglio dei ministri individuare, d’intesa con i sindaci dei comuni di residenza delle vittime e dei feriti, i beneficiari delle elargizioni, determinando la cifra spettante a ogni famiglia delle vittime e a ciascun ferito.

Somme esenti da ogni imposta o tassa
Le elargizioni saranno corrisposte con decreti del presidente del Consiglio dei ministri. Le somme sono esenti da ogni imposta o tassa e sono assegnate in aggiunta a ogni altra somma a cui i beneficiari abbiano diritto. In sostanza le famiglie delle vittime e i feriti avranno diritto a richiedere risarcimenti dalle assicurazioni e dalla compagnia ferroviaria.

Alle famiglie delle vittime 200mila euro
A ogni famiglia delle vittime andrà una somma non inferiore a 200mila euro, «determinata tenendo conto anche dello stato di effettiva necessità». Le somme andranno in primis al coniuge superstite e ai figli a carico. È escluso il coniuge «rispetto al quale sia stata pronunciata sentenza anche non definitiva di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio e del coniuge cui sia stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato». Poi ai figli in mancanza del coniuge superstite (o in caso di coniuge separato con addebito o divorziato), ai genitori, a fratelli e sorelle se conviventi a carico, a conviventi a carico negli ultimi tre anni precedenti l’evento, al convivente more uxorio. Ai feriti con lesioni gravi e gravissime sarà attribuita una somma proporzionale alla gravità delle lesioni subite, tenendo conto anche dello stato di effettiva necessità.

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