Italia

Scontro treni, ai pm i contratti di concessione e servizio

  • Abbonati
  • Accedi
ferrotramviaria

Scontro treni, ai pm i contratti di concessione e servizio

Le proroghe del contratto di concessione tra Regione e Ferrotramviaria - la società che gestisce la linea tra Andria e Corato su cui su cui lo scorso 12 luglio si è verificato lo scontro fra treni - i contratti di servizio che legano da decenni l'ente pubblico alla società privata, il regolamento di esercizio di Ferrotramviaria e la carta dei servizi dell'azienda saranno esaminati dai pm tranesi che indagano sul disastro ferroviario che ha provocato 23 morti e 50 feriti. Dagli atti, che sarebbero già stati acquisiti dalla Guardia di Finanza, potrebbero emergere eventuali responsabilità di tecnici e politici regionali.

Il lavoro dei magistrati
Il pool di cinque magistrati, coordinati dal procuratore Francesco Giannella, approfondirà se le continue proroghe del contratto di servizio, fatte quasi automaticamente, hanno preso seriamente in considerazione il profilo della sicurezza sulla linea a binario unico in cui è avvenuto l'incidente.
Una linea, quella tra Bari e Barletta che, dal 2013, da quando è stato creato il collegamento con l'aeroporto di Bari-Palese, ha visto aumentare enormemente i volumi di traffico, tanto da essere considerata vitale dai sindaci di tutto il nord Barese. Quindi - si domandano gli inquirenti - a seguito dei nuovi volumi di traffico il Regolamento di esercizio è cambiato? E' stato esaminato e approvato dagli organismi tecnici come l'Ustif, ufficio periferico del ministero dei Trasporti? E la normativa sulla sicurezza con il consenso telefonico era ancora ammessa dalle norme in vigore? I pm non escludono di acquisire l'accordo di programma siglato nel 2000 tra Ministero dei Trasporti e Regione Puglia con il quale fu trasferito all'ente locale il compito di programmazione e amministrazione dei trasporti ferroviari in concessione.

Indagati i vertici dell'azienda
Oltre ai due capistazione di Andria e Corato, per il gravissimo incidente ferroviario sono indagati anche i vertici di Ferrotramviaria: secondo quanto si è appreso si tratterebbe della responsabile legale di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini, del direttore generale Massimo Nitti e del direttore d'esercizio Michele Ronchi. Ai vertici dell'azienda vengono contestati i reati di non aver impedito il disastro ferroviario, oltre all'omicidio colposo plurimo e alle lesioni personali colpose.

© Riproduzione riservata