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Terrorismo, Orlando: contrastare logistica e autofinaziamento degli…

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alla commemorazione del giudice Occorsio

Terrorismo, Orlando: contrastare logistica e autofinaziamento degli islamisti

L’organizzazione logistica e l’autofinanziamento dei gruppi islamisti radicali «impegnano costantemente magistratura, intelligence, forze dell’ordine, anche in considerazione degli obblighi di carattere internazionale assunti dal nostro Paese». Questa mattina il ministro della Giustizia Andrea Orlando è intervenuto alla commemorazione in memoria del giudice Vittorio Occorsio, barbaramente ucciso durante gli anni di piombo, presso la Corte d'Appello di piazza Adriana a Roma.

Nuove misure contro le organizzazioni terroristiche
Il Guardasigilli ha ricordato come di recente siano state «adottate nuove misure, anche sul versante della prevenzione, per contrastare il rafforzamento delle organizzazioni terroristiche e per poter operare controlli più stringenti ed efficaci sui mezzi e sui materiali che potrebbero essere impiegati» per compiere attentati sul territorio nazionale. Non è tutto. «Siamo intervenuti aggiornandole - ha aggiunto - anche sulle norme relative al trattamento dei dati personali per finalità di polizia» e «abbiamo poi ampliato le funzioni della Procura nazionale Antimafia, che oggi è chiamata ad esercitarsi anche nel coordinamento, su scala nazionale, delle indagini relative a procedimenti penali e procedimenti di prevenzione in materia di terrorismo».

Legnini (Csm): appoggiare il lavoro dei giudici
Nell’ambito della cerimonia, alla presenza del Capo dello Stato, del presidente del Senato Pietro Grasso e di alte cariche della magistratura italiana, è stata scoperta una targa commemorativa oltre alla intitolazione della biblioteca al giudice Occorsio. Sono intervenuti anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma Giovanni Salvi, il giornalista e biografo Eugenio Occorsio, il presidente della Scuola Superiore della Magistratura Gaetano Silvestri e il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. È stato Legnini a evidenziare come la minaccia terroristica assuma «contorni del tutto diversi rispetto a quelli degli anni Settanta del secolo scorso, manifestandosi oggi come un incombente e drammatico fattore di rischio mondiale, connesso all’estremismo e al fanatismo religioso certo, ma comunque insuscettibile di essere imprigionato in schemi semplicistici e letture tradizionali». Secondo il vicepresidente del Csm oggi «la magistratura si trova ad operare sotto il peso di nuove inquietudini, segnali di crisi di legittimazione, emergenze inedite che prendono corpo con il manifestarsi degli sconvolgimenti del nostro tempo sofferto». E «l’insostituibile lavoro dei magistrati, insieme a quello delle forze di polizia e dell’intelligence, necessita di essere circondato da rispetto e considerazione affinché possano garantire l’effettività dell'esercizio della funzione giurisdizionale» con «dedizione ed efficacia».

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