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Boldrini: alla Camera quest’anno risparmi per 47 milioni, 270…

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cerimonia del ventaglio a montecitorio

Boldrini: alla Camera quest’anno risparmi per 47 milioni, 270 dall’inizio della legislatura

Cerimonia del Ventaglio: Laura Boldrini e Sergio Amici
Cerimonia del Ventaglio: Laura Boldrini e Sergio Amici

Il bilancio interno della Camera ha portato quest’anno a risparmi pari a 47 milioni, che sommati ai precedenti anni arriva nella XVII legislatura a quota 270 milioni. Lo ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini durante la cerimonia del Ventaglio, il tradizionale scambio di auguri con i giornalisti dell’Associazione stampa parlamentare. «Io penso che questi dati - ha aggiunto - dimostrano come abbiano lavorato, il Collegio dei questori e l’ufficio di presidenza. Chiedo che questa notizia abbia lo stesso spazio di quella dei barbieri della Camera. Chiedo par condicio. Occorre far conoscere tutto quello che accade qua dentro, non solo una parte». Al netto degli sprechi, ha sottolineato Boldrini, «la democrazia ha un costo, che va coperto. Abbiamo fatto quanto di più incisivo, anche per mandare un segnale fuori da questo palazzo».

Fatte 231 leggi, 65 decreti convertiti
Sono state 231 (con prevalenza di inziativa governativa) le leggi ordinarie approvate dal Parlamento dall’inizio della legislatura (15 marzo 2013). Di queste, 45 sono state approvate negli ultimi sette mesi (calcolati dal 16 dicembre 2015, consegna del Ventaglio per gli auguri di Natale). Significativo il numero dei decreti legge: su 80 presentati complessivamente dai governi che hanno attraversato la legislatura (Monti, in attesa che dopo le elezioni arrivasse il nuovo esecutivo, Letta e Renzi) ne sono stati convertiti 65. I dati sono contenuti nella pubblicazione “Cifre e fatti - L'attività della Camera dei Deputati a 40 mesi dall’inizio della legislatura”, resa nota oggi in occasione della cerimonia di consegna del Ventaglio prima della pausa estiva.

Occupiamoci di fine vita e testamento biologico
«È nostro dovere occuparci di tematiche che esistono nella realtà. Mi riferisco al fine vita a al testamento biologico. Il legislatore ha il dovere di occuparsene per poi decidere, perché oggi ci sono famiglie, ma anche malati e operatori sanitari, sforniti di orientamenti e strumenti normativi. I cittadini, insomma, sono lasciati soli», ha detto la presidente della Camera. Il tema della stepchild adoption, poi, non inserito fra le polemiche nel provvedimento sulle unioni civili, deve essere affrontato. Il ddl tortura, ora all’esame del Senato e in procinto di tornare alla Camera, deve «essere finalizzato quanto prima» . Un provvedimento «atteso da molti anni che non è contro qualcuno ma va a garanzia di tutti, a vantaggio della democrazia».

Intollerabile ciò che avviene in Turchia
«La comunità internazionale ha fatto bene a condannare il tentativo di golpe perchè dai tentativi di golpe non si crea il presupposto democratico ma quello che sta accadendo è inaccettabile, c'è un giro di vite antidemocratico. Questa repressione e intollerabile per un Paese che dice di voler entrare nell'Unione», ha detto Boldrini commentando le notizie che giungono dalla Turchia. «L’accordo tra Ue e Turchia per la gestione dei profughi siriani «ritengo che debba essere superato perché non ci sono presupposti giuridici e politici. Quanto sta accadendo dimostra che non ci sono i presupposti dello stato di diritto». L'Ue deve assumere «la gestione diretta dei rifugiati: se non lo fa perderà la propria autorevolezza».

Referendum: si parli del merito, non delle conseguenze
«Ancora prima che sia stabilita la data» del referendum costituzionale «già tutti parlano delle conseguenze politiche, ma in questo modo mi sembra che si bypassi il merito del referendum. Si parla del dopo, ma nel mezzo c’è la nostra costituzione: bisognerebbe discutere nel merito, sia a livello politico che mediatico e invece non si fa», ha dichiarato la presidente della Camera Laura Boldrini. «Credo che politici e media debbano fare uno sforzo aggiuntivo per dare il quadro di merito del referendum, per dare spazio sia a chi ha posizioni favorevoli che posizioni contrarie».

Non esiste la democrazia senza partiti e sindacati
«C’è bisogno di leadership autorevoli e lungimiranti e di generosità in politica. A me non risulta una democrazia senza partiti e sindacati. Una cosa è dire che questi partiti e sindacati devono cambiare - ha sottolineato la presidente della Camera - devono essere più trasparenti, devono essere più capaci di fare pulizia al proprio interno. Altro è dire che non ne abbiamo bisogno perché questo impoverisce la società. Non si può concepire la democrazia senza i media che sono il 'cane da guardia del potere'. Io non mi affiderei mai solo al rapporto tra politico e persone attraverso il web: è utile, ma non è l' unico modo di rappresentare la realtà».

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