Documenti legati agli appalti per la gestione dei servizi al personale. I militari del nucleo di polizia tributaria della Gdf oggi hanno eseguito una serie di acquisizioni documentali nella sede dell’Atac, Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma, nell’ambito della indagine aperta e coordinata dal pm Nicola Maiorano che indaga su presunte irregolarità legate ai costi di mense e bar aziendali. Oggi le indagini hanno visto impegnati più di 80 finanzieri in perquisizioni e acquisizioni di carte. I militari delle Fiamme Gialle sono andati anche a eseguire una serie di perquisizioni nelle sedi del dopolavoro Atac-Cotral.
“L’inchiesta aperta dalla Procura di Roma per frode fiscale a carico di ignoti nasce dalla denuncia del direttore generale di Atac, Marco Rettighieri”
Il dg ha consegnato il 25 maggio una documentazione sulle criticità rilevate
Inchiesta per frode fiscale a carico di ignoti
L’inchiesta aperta dalla Procura di Roma per frode fiscale a carico di ignoti nasce dalla denuncia del direttore generale di Atac, Marco Rettighieri. Il 25 maggio scorso il dirigente si presentò a piazzale Clodio e consegnò al Procuratore Giuseppe Pignatone un’ampia documentazione in cui segnalò alcune criticità nell’azienda di trasporto pubblico capitolino. Si tratterebbe di una serie di atti relativi ai «distacchi sindacali del personale, la gestione del dopolavoro e la fornitura di gomme per i bus». Il dossier consegnato a piazzale Clodio è il risultato di indagini interne che avrebbero rilevato irregolarità nei tre settori.
Nel mirino servizi affidati senza gara d’appalto e permessi sindacali
Le indagini puntano a chiarire come mai alcuni servizi, affidati senza che ci sia stata una gara d’appalto, costano all’azienda romana di trasporto pubblico molto più del dovuto. L’inchiesta vuole far luce sui rapporti economici e contrattuali tra Atac e l’associazione dopolavoro Atac e Cotral, che gestisce le mense e i bar aziendali e costa ad Atac circa 4 milioni all’anno. Il pm Maiorano intende anche approfondire il capitolo relativo ai permessi sindacali retribuiti che, secondo una valutazione dell’Atac, nel 2015 sarebbero costati 4,3 milioni di euro e nei primi quattro mesi di quest’anno un milione e mezzo. Nel mirino ci sarebbe anche un contratto per la fornitura di gomme del valore di otto milioni che l’Atac avrebbe pagato il doppio.
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