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Rouen, Alfano: «Violenza inaudita». Renzi:…

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aggressione in francia

Rouen, Alfano: «Violenza inaudita». Renzi: «Italia e Ue più forti della morte»

«Sono molto colpito e addolorato per l'orribile aggressione di probabile matrice terroristica avvenuta oggi in Francia», è «un gesto di una violenza inaudita, che colpisce ogni religione». Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commenta l'assalto terroristico avvenuto stamane nella cittadina francese di Saint-Etienne-du-Rouvray, dove due killer hanno sgozzato il parroco di una chiesa. Cordoglio anche del premier Matteo Renzi, che assicura: «Se i terroristi vogliono distruggere la nostra identità da qui diciamo che non ci arrenderemo alla cultura di morte».

Alfano: «Impegno per massima sicurezza»
È un gesto «che colpisce non solo la comunità cristiana, ma il senso profondo di ogni religione poiché nessun Dio può avallare simili efferatezze» ha aggiunto Alfano, sottolineando che «In questi giorni di dolore e violenza siamo tutti chiamati a scendere in campo con la forza nei nostri valori, a fianco dei familiari delle vittime e dei feriti, impegnandoci ogni giorno per garantire - come già facciamo - la massima sicurezza possibile».

«Renzi: «Italia e Ue più forti della morte»
«Vorrei che arrivasse forte lo sdegno per quanto accaduto oggi in Francia, un abbraccio affettuoso alla comunità, ai cugini francesi» ha detto il premier Renzi, aggiungendo che «l'Italia e l'Ue dovranno dimostrare di essere più forti non chiudendosi a riccio ma tenendo forte la nostra identità. Non ci arrenderemo alla paura». Con un tweet il premier ha poi espresso «commozione e sdegno per il sacrificio di Padre Jacques, ucciso mentre celebrava Messa» .

Il tweet del premier Matteo Renzi

Il ministro Gentiloni: «Vicini a Francia»
Solidarietà al popolo francese è stata espressa anche dal ministro degli Esteri, Papolo Gentiloni, nel corso di un'audizione oggi alla Camera. «Esprimiamo la nostra vicinanza a una Francia che potrebbe essere di nuovo sotto attacco», ha detto il ministro.

Polemica Cinquestelle: terrorismo non va in ferie, Camere sì
«Il terrorismo non va in vacanza, e ce lo dimostra anche oggi l'ennesimo attentato avvenuto in Francia, è stucchevole pensare che si possa rinviare il dibattito sul terrorismo a settembre, sostenendo che non c'è spazio in calendario». Così ha dichiarato il deputatoManlio Di Stefano, capogruppo del M5S in commissione Esteri , aggiungendo che «la settimana prossima saremo tutti in vacanza, in barba agli italiani che guardano quel che accade nel mondo con rabbia e sgomento».E il capogruppo M5S al Senato, Stefano Lucidi aggiunge: «Il ministro Pinotti è venuta a raccontarci che l'Italia è un paese produttore di sicurezza, noi sosteniamo che sia invece un produttore di armi, visto che soltanto nel 2015 in Italia è aumentato l'export di armamenti, passato a circa 7 miliardi».

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