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Referendum, Delrio scrive ai sindaci: mobilitatevi per il Sì

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lettera-appello

Referendum, Delrio scrive ai sindaci: mobilitatevi per il Sì

«La nostra Costituzione è bellissima!». Inizia così la lettera-appello che Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, e Angelo Rughetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, renziani di ferro d'intesa con un altro renziano di ferro, il coordinatore nazionale del Comitato nazionale per il sì Roberto Cociancich hanno inviato ai sindaci italiani per invitarli a costituire insieme il Comitato nazionale dei sindaci per il sì e a mobilitarsi sui territori.

Sì al Referendum «vuol dire puntare sulla crescita»
«Il referendum -si legge nella lettera proposta dall'ex presidente e dall'ex segretario generale dell'Anci- dovrà essere l'occasione per le nostre comunità per promuovere la conoscenza della Costituzione e per approfondire come la seconda parte sia lo strumento per rendere effettivi ed esigibili i diritti ed i doveri proclamati nella prima». «La riforma costituzionale è il punto di approdo della serie di riforme prodotte in questa legislatura. Tutte unite da un filo rosso: fare del nostro Paese una Repubblica più giusta, più semplice e moderna», proseguono Delrio e Rughetti che tra l'altro sottolineano: «Il sì al referendum vuol dire puntare sulla crescita. Se prevalesse il no l'Italia tornerebbe dentro le sacche delle politiche di austerity e dovrebbe abbandonare gli spazi di flessibilità che il governo Renzi ha guadagnato sui tavoli negoziali europei».

Le adesioni dei vertici della associazioni degli Enti locali
Molte le adesioni già raccolte dall'appello, che può contare sul sostegno di diversi primi cittadini, come i sindaci di Catania Enzo Bianco (presidente del Consiglio nazionale dell'Anci) e di Bari, Antonio Decaro, e a quelli di Vicenza Achille Variati (presidente dell'Upi) e di Pisa, Marco Filippeschi (presidente della Lega delle autonomie Locali). Dalle città metropolitane è arrivato al momento il sì Dario Nardella (Firenze) e Giuseppe Falcomata' (Reggio Calabria).

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