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Lega, Salvini sul palco a Ponte di Legno con la maglia della Polizia:…

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nel comizio a ponte di legno

Lega, Salvini sul palco a Ponte di Legno con la maglia della Polizia: insorge il sindacato.

Matteo Salvini durante il comizio a Ponte di Legno (Sondrio)
Matteo Salvini durante il comizio a Ponte di Legno (Sondrio)

La Lega Nord ha deciso di organizzare una «mobilitazione nazionale» il 12 novembre per mandare via «Renzi, la signora Boschi con Banca Etruria, la Boldrini, Alfano». Lo ha detto in un video su Facebook, dopo averlo annunciato ieri sera al consueto comizio di Ferragosto a Ponte di Legno (Bs), il leader della Lega, Matteo Salvini. «Segnatevelo sull'agenda: sabato 12 novembre a Firenze». Intanto cresce la polemica perché ieri, durante un dibattito con Paolo Del Debbio, Salvini si è presentato con una maglia della Polizia, un regalo di alcuni agenti, come lui stesso ha raccontato. I sindacati di Polizia lo invitano a «togliere le mani dalla divisa». «Intollerabile quanto inaccettabile, non solo che Salvini salga su un palco indossando una maglietta della polizia, ma anche che pronunci frasi come «quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città» avverte in una nota il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone.

Indosserò a rotazione anche le altre divise
«Mi criticano per aver indossato la divisa della polizia? Si tranquillizzino, indosserò a rotazione anche quelle di carabinieri, polizia penitenziaria, vigili del fuoco: tutti regali che mi hanno fatto» replica Salvini dopo le critiche che gli sono piovute addosso per le frasi pronunciate. Sulle accuse di essere il leader di un partito che quando era al governo ridusse i fondi per chi indossa la divisa, Savini osserva che «questo è l'argomento che usa sempre Renzi, e che la Cgil gli vada dietro si commenta da sé. Pensino piuttosto a levarsi di torno Alfano».

Salvini: Ue è truffa, confine esiste e va difeso
Non sono mancati gli attacchi all’Europa e le bordate al governo sulle politiche migratorie. «L’Europa non esiste, è una truffa» ha attaccato Salvini, che stasera terrà il comizio di Pontida, aggiungendo: «Io non voglio morti, ma il confine c'è e va difeso, perché un Paese che non difende i suoi confini, è un Paese morto». Poi ha promesso: «Ricominceremo a riprenderci spazi che ci vengono tolti, in casa nostra siamo accoglienti ma non fessi».

«Ridiamo alberghi a italiani in difficoltà»
Di qui l’annuncio, rilanciato su Facebook: «Sceglieremo come Lega, con l’aiuto dei nostri sindaci, un albergo per regione, regalato agli immigrati, e quell'albergo cercheremo di restituirlo agli italiani in difficoltà». L’albergo sarà per gli italiani «che quelle stanze d'albergo, quelle colazioni, quei pranzi e cene se le sono pagate lavorando per anni». Con la precisazione: Gli immigrati per bene sono i benvenuti. Quelli che dovremmo rispedire a casa loro sono le centinaia di migliaia di clandestini che stanno arricchendo albergatori
falliti, cooperative rosse e qualche caritatevole uomo di Chiesa che ci sta facendo soldoni»

«Alfano macchietta, 109 espulsi su 350 mila»
Non tenero il commento anche sull’operato del ministro dell’Interno nell’azione di prevenzione sul fronte sicurezza, dopo i dati forniti ieri nel corso della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto. «Alfano? Una macchietta. Su 350mila arrivati, 109 espulsi perché pericolosi... Risultatone!» ha commentato il segretario del Carroccio Matteo Salvini nel corso del suo intervento stamattina, ad Omnibus su La7.

«Parisi? Non amo film fantasy»
Resta il gelo di Salvini anche sulla possibile leaderhip di Forza Italia affidata da Berlusconi all’ex ad di Fastweb Stefano Parisi. «La gente che incontro in questi giorni non mi chiede certo che fa Parisi - ha spiegato il segretario del Carroccio - ma cosa vogliamo fare delle tasse, della legge Fornero, sul fronte sicurezza. Al di là delle inutili corse a recuperare gli Alfano e i Cicchitto, se ne riparlerà Parisi quando mi spiegherà cosa pensa e che programma ha in mente... Altrimenti è solo fantasia e io non amo i film fantasy».

Il leader della Lega ha fatto anche il punto sull'incontro dei giorni scorsi con Silvio Berlusconi. «L'ho visto molto determinato a non ricommettere errori fatti in passato da Fi», a partire dal «no alle riforme». Poi ha aggiunto: «Gli ho detto che mai nella vita potremmo reimbarcare persone che hanno cambiato 18 volte poltrona: chi ha scelto Renzi resti pure lì. Gli ho detto poi di mettere giù il programma che applicheremo il giorno dopo» un’eventuale vittoria alle urne.

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