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Beni culturali, crepe nel Duomo di Urbino, crolli a Camerino

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dopo il sisma

Beni culturali, crepe nel Duomo di Urbino, crolli a Camerino

Il duomo di Urbino
Il duomo di Urbino

Forti i timori per il patrimonio culturale delle zone colpite dal terremoto. Ad Amatrice si sono registrati crolli nella Basilica di San Francesco e nella chiesa Sant'Agostino. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino. Non si segnalano invece danni al Palazzo Ducale. Danneggiati a Norcia la Basilica di S. Benedetto e le mura. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi per valutare gli eventuali danni al patrimonio per Lazio Umbria e Marche. Già in azione la task force dei Caschi Blu della Cultura. A Roma è stato sottoposto a verifiche il Colosseo, ma non sono emersi danni di alcuna natura.

Amatrice, crolli per chiese S.Francesco e S.Agostino
Ad Amatrice, uno dei centri più colpiti dal sisma, si sono registrati crolli anche nella Basilica di San Francesco e nella chiesa Sant'Agostino. Quest’ultima, eretta nel 1428 a ridosso delle mura antiche di Amatrice, esibiva un bellissimo portale tardo gotico. In particolare si è spezzata la facciata di S.Francesco, risalente al Trecento. Confermato il collasso anche del Museo Civico.

Piccole crepe nel Duomo di Urbino
Il forte terremoto di stamani ha aperto piccole crepe nella struttura esterna di mattoncini del Duomo di Urbino, che è stato completamente transennato. La cattedrale era stata sottoposta ad un intervento di restauro dopo il sisma del 1997, che aveva fatto crollare anche parte delle statue della facciata. Non ha subito danni per il sisma, invece, il Palazzo Ducale di Urbino, in cui sono conservate opere di Piero della Francesca e Raffaello. I sopralluoghi tecnici disposti dalla Soprintendenza hanno accertato che l’edificio, già sottoposto a interventi di consolidamento dopo il terremoto del 1997, non presenta lesioni. Anche oggi l’afflusso dei visitatori non si è mai interrotto.

A Norcia danni a basilica di S.Benedetto e mura città
A Norcia si registrano danni alla Basilica di San Benedetto a Norcia e alle mura storiche della città. Danni al patrimonio culturale sono stati identificati anche in alcune chiese nei comuni dell’Abruzzo, dove si è potuto già partire con le verifiche.

Crolli in monastero S. Chiara Camerino
A Camerino (Macerata) il terremoto ha fatto crollare un muro del monastero di Santa Chiara. Danni ha riportato anche l’orologio del Duomo, e l’accesso alla chiesa è stato vietato. Un sopralluogo si è reso necessario in un antico
palazzo del centro storico.

Unità crisi soprintendenza: nessun danno al Colosseo
Dopo il sisma, che si è avvertito anche nella Capitale, la Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma ha attivato un'unità di crisi per verificare eventuali danni non immediatamente evidenti ai monumenti. Il Colosseo è stato tra i primi monumenti in cui sono state avviate le verifiche. Una
prima analisi si è svolta stamattina prima dell'apertura al pubblico, per garantire la sicurezza dei percorsi dei visitatori. Non sono emersi danni di alcuna natura.

Mibact: attivata unità di crisi per tutela patrimonio
Il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sin dalle prime ore successive al sisma che ha colpito l’Italia centrale ha attivato l’unità di crisi del ministero dei beni culturali. L'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro ha già elaborato l'elenco dei beni di interesse culturali presenti nel
territorioIl MiBACT sta inoltre partecipando con i propri rappresentanti al Comitato Operativo della Protezione Civile.

Già in azione anche i Caschi blu della cultura
Anche la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura è stata attivata per i comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dal terremoto. Lo ha disposto dall'alba di oggi il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, che ha voluto che i carabinieri della tutela patrimonio (Tpc) e gli esperti del contingente italiano addestrati per intervenire nelle aree di crisi a tutela del patrimonio della cultura fossero subito messi a disposizione. Al momento sui luoghi della tragedia, in stretto coordinamento con la Protezione civile e vigili del fuoco, si muoveranno solo i carabinieri, anche perché in questa prima fase, viene sottolineato, «la priorità sono le persone». In una seconda fase, quando sarà possibile, entreranno in azione gli esperti, agli architetti ai restauratori agli storici dell'arte.

Domani riunione dell’unità di crisi del Mibact
Oggi al ministero di via del Collegio Romano, la bandiera a mezz'asta in segno di lutto, è stata una giornata febbrile. Di corsa sono rientrati tutti i tecnici specializzati che erano in ferie. E si sono riunite le unità di coordinamento
regionali di Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, per fare il punto su quello che c'è da fare e come organizzare le squadre. Mentre domani si riunirà l'Unità di crisi nazionale del Mibact. Ci vorrà ancora un po' per avere accesso ai luoghi più colpiti, spiega il segretario generale Antonia Pasqua Recchia, ma nei luoghi più lontani dall'epicentro, come nell’alto Lazio e in Abruzzo, i tecnici sono già al lavoro. Nel Lazio, la regione più colpita, si stanno individuando i luoghi dove ricoverare i beni da restaurare o mettere in salvo, si valuta la possibilità di
usare caserme.

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