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In Umbria notte in strada ricordando il sisma del 1997

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la testimonianza

In Umbria notte in strada ricordando il sisma del 1997

«Sono in piedi dalle 3,36», dice per giustificare la stanchezza che traspare dalla voce. Ma subito aggiunge: «Tutta l’Umbria, non solo io, è stata svegliata dal terremoto: uno scossa lunghissima, durata 142 secondi, ondulatoria». Se Ivano Porfiri è così preciso è perché ha ancora addosso la paura del 1997, anno del terremoto che colpì Umbria e Marche. Allora era uno studente, oggi è il direttore di Umbria24, il sito che sta seguendo in tempo reale il lavoro dei soccorsi.

«In Umbria fortunatamente i danni sono limitati, solamente nella zona al confine con il Lazio quindi nei comuni di Norcia e Cascia. Ci sono stati dei crolli e degli edifici lesionati ma non ci sono feriti gravi». La tensione resta comunque alta tanto che molte persone, anche a Perugia, hanno preferito passare il resto della notte in macchina. Chi ha già vissuto l’esperienza di un terremoto resta traumatizzato anche se qualcosa di buono dopo è successo: «Si è iniziato a ricostruire meglio - spiega -, e forse anche per questo oggi in Umbria i danni non sono così profondi».

Oltre agli edifici, però, ci sono le persone. «Per adesso – racconta Porfiri – abbiamo notizia solo di tre feriti lievi: una donna che si è ferita alla testa, un turista straniero che si è lanciato da un terrazzino e un uomo che si è rotto una gamba mentre tentava di scappare».

A salvarsi è stata anche una famiglia di Roma, che l’altro ieri aveva lasciato la casa di San Pellegrino dove aveva trascorso le vacanze: «Quella casa stanotte è quasi completamente crollata», racconta Porfiri mentre guarda sullo schermo del computer le immagini che gli sta inviando in tempo reale il fotografo appena arrivato su posto.

«I soccorsi stanno cercando adesso di mettersi in contatto con tutte le persone che abitano nelle case di montagna tra San Pellegrino e Castelluccio di Norcia, e a Norcia in piazza è stato allestito un punto per raccogliere le segnalazioni per le richieste di sopralluoghi». I danni rilevati finora sono limitati ad alcuni edifici storici e alle mura di Norcia. «Pochi danni ma tanta paura» continua a ripetere il direttore di Umbria24, che dalle 3,36 di ieri notte è al lavoro con la sua redazione. «Abbiamo sul posto due cronisti, un fotografo e un videomaker; siamo andati nelle frazioni, siamo andati nei posti più colpiti. Solo a Castelluccio finora non siamo riusciti ad arrivare perché c’è la strada interrotta, ma ci stiamo provando».

Nel 1997 internet non era ancora così diffuso e la cronaca del sisma di Umbria e Marche la fecero soprattutto i giornali e le televisioni. «Oggi noi cerchiamo di fare informazione in tempo reale – racconta il direttore di Umbria24 -, forniamo aggiornamenti e notizie utili ai tanti cittadini dell’Umbria che ci seguono grazie agli smartphone perché non possono rientrare nelle loro abitazioni o hanno paura di farlo». L’urgenza di informarsi, ma anche di informare: «Siamo anche sui social – conclude Porfiri -, mezzo attraverso cui le persone cercano di rassicurare parenti e amici».

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