Italia

Sisma, le vittime sono 250. Nuova forte scossa, ad Amatrice altri…

  • Abbonati
  • Accedi
LA TERRA TREMA ANCORa nel centro italia

Sisma, le vittime sono 250. Nuova forte scossa, ad Amatrice altri crolli

(Afp)
(Afp)

Una nuova forte scossa ha colpito l’area devastata dal terremoto: ad Amatrice ha provocato alcuni crolli in edifici già danneggiati. La scossa è stata avvertita anche ad Accumoli, nella tendopoli nel campo sportivo del paese dove si trovano una novantina di sfollati. La terra ha tremato per alcuni secondi, come già accaduto ripetute volte dopo il sisma di due notti fa. Sotto il grande tendone della mensa della tendopoli della Protezione civile del Lazio erano rimasti molti operatori e qualche decina di sopravvissuti, che hanno accolto la scossa con espressioni di sorpresa ed esasperazione.

La nuova scossa si è verificata per la precisione alle 14:35 ed è stata, secondo un primo dato ancora provvisorio, di una intensità intorno a magnitudo 4.3. Gli esperti della Protezione Civile spiegano che, nella dinamica possibile dei terremoti e dopo la prima scossa dell’altra notte di magnitudo 6.0, «è possibile che vi siano ancora scosse confrontabili», come ha dichiarato la geologa del
Dipartimento, Daniela Di Bucci.

Evacuato il palazzetto di Amatrice
Dopo la nuova, forte scossa di terremoto è stato evacuato il palazzetto dello sport di Amatrice. A quanto si apprende dalla protezione civile, sono in corso controlli sulla struttura per scongiurare rischi visto che la terra continua a tremare. Nel palazzetto dello sport è allestito un centro di accoglienza che tra ieri e oggi è servito anche come deposito per derrate alimentari oltre che per il ricovero di alcune persone. In particolare, nella struttura sono ospitate 300 brandine, mentre altre 500 sono allestite nella tendopoli adiacente.

Il nuovo bilancio delle vittime
Intanto si aggiorna il bilancio delle vittime del sisma in Centro Italia, fornito dal Dipartimento della Protezione Civile: sono 250 le vittime accertate finora. Lo ha reso noto nel pomeriggio la Protezione Civile. La Prefettura di Ascoli ha infatti rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 deceduti. Nell’area di Amatrice e Accumuli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. Il bilancio è purtroppo ancora provvisorio: tanti infatti sono ancora i dispersi, anche se a Pescara del Tronto i cani al momento non fiutano altri sopravvissuti. È una catastrofe peggiore che all’Aquila, raccontano i soccorritori. Tante ieri le persone estratte vive.

Il crollo, il dolore, le testimonianze

Estratti vivi dalle macerie
I Vigili del Fuoco, al momento, hanno estratto vive dalle macerie del sisma 215 persone. Nell’area del terremoto sono presenti con 2.027 uomini e 400 mezzi che «possono aumentare in qualsiasi momento se necessario». Lo ha indicato il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, nel corso dell’ultimo briefing della Protezione Civile. Nel dettaglio, nell'area del reatino «ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi»; nell’area delle Marche «15 salvataggi», con 388 uomini in campo».

Si indaga per disastro colposo
Intanto la procura di Rieti, nell’ambito delle indagini già in corso da ieri sul sisma che ha colpito la zona di Amatrice, ha aperto un unico fascicolo “contenitore” con l’ipotesi di reato di disastro colposo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva e vede impegnati tutti i magistrati della procura reatina. Saieva ha compiuto un primo sopralluogo nella giornata di ieri disponendo una serie di sequestri.

La notte in tendopoli

Mentre tra le macerie si è continuato a scavare senza sosta, nelle tendopoli e nei centri di accoglienza allestiti tra Lazio e Marche è trascorsa la prima notte dopo il terremoto. «Una notte normale» ,come l'ha definita Gianni Scamuffa, responsabile del campo di Pescara del Tronto, frazione di Arquata in provincia di Ascoli Piceno. Nel centro marchigiano sono stati oltre un centinaio coloro che hanno scelto le strutture messe a disposizione dalla Protezione civile. Altri hanno invece dormito nel palazzetto di Amatrice o nelle tende portate ad Accumoli. Nelle zone la temperatura si è mantenuta su livelli accettabili anche la notte. Quasi tutti sono quindi riusciti a dormire, pur nelle sistemazioni di emergenza. «Sono stremati dalle scosse», sottolinea uno dei soccorritori impegnati.

«Abbiamo portato cibo e coperte a volontà», ha spiegato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. «Molti - ha aggiunto - sono stati quelli che hanno preferito cercare di dormire un po' nelle loro auto». Spesso non lontano dalle case danneggiate dal sisma di magnitudo 6 che ieri ha squassato Lazio, Marche e Umbria, costringendo oltre 1.500 persone a lasciare le loro abitazioni.

Una notte ancora caratterizzata dalle scosse, la più forte delle quali di magnitudo 4.5 alle 5:17 con epicentro tra Accumoli ed Arquata del Tronto. Anche se la gente nelle tende sembra quasi che non se accorga più.

E' intanto proseguito senza sosta, nonostante il buio, il lavoro dei Vigili del fuoco per recuperare eventuali superstiti sotto alle macerie. Un lavoro delicato che ha interessato tutto il cratere del sisma. E nel quale sono impegnati 880 pompieri,
con 250 mezzi.

Sciacalli a Pescara del Tronto
Soccorritori e forze dell’ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto di ieri. Secondo i soccorritori, in molti casi, si sono verificati episodi già nel corso della prima notte del sisma. Mentre stamani i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l’area, dove lo stato della distruzione facilita il compito
degli ”sciacalli”.

In tutto oltre quattrocento scosse
Durante la notte la terra ha continuato a tremare fra Lazio, Umbria e Marche,con un centinaio di repliche a partire dalla mezzanotte, che portano il numero complessivo a più di quattrocento scosse, secondo un’evoluzione che rientra nella norma. «Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti», ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. La replica più forte, di magnitudo 4.5, è arrivata alle 5:17 e ha colpito il reatino. Anche questa volta la zona più colpita è stata quella in cui è avvenuta la scossa principale, ossia quella compresa tra Accumuli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Due le scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4: la prima, di magnitudo 3:8, è avvenuta alle 1:22 nel reatino e due minuti più tardi la seconda, di magnitudo 3,4 ha colpito la zona di Ascoli Piceno.
«Al momento - ha osservato il sismologo - la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord».

Il bilancio dell’Hotel Roma
Nell’Hotel Roma c'erano «30-32 persone, i vigili del fuoco ne hanno recuperate quattro»: questo il bilancio fatto oggi dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, degli ospiti presenti nell’albergo più grande della località del Reatino per il quale si era parlato di 70-80 presenze. Secondo il sindaco spannometricamente tra persone decedute e persone che invece sono riuscite a scappare saranno «50%-50%».

Sono quasi 250 i morti nel terremoto

© Riproduzione riservata