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Papa Francesco ai terremotati: «Verrò presto a trovarvi»

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angelus in piazza san pietro

Papa Francesco ai terremotati: «Verrò presto a trovarvi»

«Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana». Così Papa Francesco durante l'Angelus di oggi a Piazza San Pietro si è rivolto alle popolazioni colpite dal terremoto. «Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni - ha detto - e penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia».

«Solidarietà importante per superare prove dolorose»
«La sollecitudine con cui autorità, forze dell'ordine, protezione civile e volontari stanno operando, dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare prove così dolorose» ha continuato il Papa, che ha detto di voler portare alle popolazioni colpite «l'abbraccio di padre e fratello» e ha invitato i fedeli riuniti in Piazza San Pietro a a pregare «per questi fratelli e sorelle tutti insieme», recitando quindi un' Ave Maria.

Il tweet inviato dal Pontefice nel giorno del sisma

«Fare nostre le sofferenze dei poveri»
«Gesù si fa voce di chi non ha voce - ha detto il pontefice nel corso della meditazione sul Vangelo - e rivolge a ciascuno di noi un accorato appello ad aprire il cuore e fare nostre le sofferenze e le ansie dei poveri, degli affamati, degli emarginati, dei profughi, degli sconfitti dalla vita, di quanti sono scartati dalla società e dalla prepotenza dei più forti. E questi scartati rappresentano in realtà la stragrande maggioranza della popolazione». «In questo momento - ha proseguito - penso con gratitudine alle mense dove tanti volontari offrono il loro servizio, dando da mangiare a persone sole, disagiate, senza lavoro o senza fissa dimora», «palestre di carità che diffondono la cultura della gratuità».
«La storia insegna che l'orgoglio, l'arrivismo, la vanità, l'ostentazione sono la causa di molti mali - ha aggiunto - e Gesù ci fa capire la necessità di scegliere l'ultimo posto, di cercare la piccolezza e il nascondimento».

Il 1° settembre Giornata mondiale del Creato
Nel corso della messa Papa Francesco ha poi ricordato la Giornata del Creato che si celebrerà il 1° settembre, rinnovando l'appello al rispetto dell'ambiente e della natura. «Giovedì prossimo - ricorda Francesco - celebreremo la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, insieme con i fratelli ortodossi e di altre Comunità ecclesiali: sarà un'occasione per rafforzare il comune impegno a salvaguardare la vita, rispettando l'ambiente e la natura».

Messa nelle tendopoli
Oggi il vescovo di Ascoli, Giovanni D'Ercole, e quello di Rieti, Domenico Pompili, hanno celebrato la messa nelle tendopoli nelle tendopoli di Pescara, Arquata del Tronto e Amatrice. A Pescara del Tronto l'altare è stato allestito su un tavolo di quelli utilizzati per il pranzo, coperto con una tovaglia bianca, e sopra un vaso di fiori e i paramenti sacri. Accanto al vescovo altri sacerdoti e tre frati che hanno cantato con una chitarra. Monsignor D'Ercole si è soffermato in particolare sui
soccorritori definendoli «le braccia dell'amore».
Stasera alle 21 monsignor Pompili presiederà la messa nella cattedrale di Rieti.

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