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Referendum, Bersani: «Non è primo né sesto problema del…

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festa dell'unità a firenze

Referendum, Bersani: «Non è primo né sesto problema del Paese»

«L'Italia non mangia pane e referendum. Se noi politici, e voi della stampa, continuiamo a parlare solo di questo, vi segnalo che lo scollamento dalla gente aumenta». Lo ha detto Pierluigi Bersani a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità di Firenze, sottolineando l'urgenza di «correggere l'Italicum, altrimenti si va verso una situazione rischiosa».

«Italicum da cambiare»
«Il tema della riforma costituzionale non è il terzo problema, è il quarto, il quinto o il sesto» ha aggiunto l'ex leader Pd, spiegando che «bisogna che in questi due mesi sia corretta la legge per l'elezione dei senatori e corretto l'Italicum, se no si prende un abbrivio che io ritengo un salto nel buio». «Se c'è un errorino, un limite in una riforma costituzionale lo puoi sempre correggere, se sbagli il passo sulla democrazia sai dove cominci e non sai dove finisci - ha aggiunto - E le leggi elettorali, soprattutto in un sistema che diventa monocamerale, non sono quisquilie. Quindi l'Italicum va assolutamente modificato se non si va verso una situazione rischiosa per il Paese».
«Non c'è lavoro in questo paese qui - ha continuato l'ex segretario - poi, il referendum, vedremo come farlo».

Terremoto: «Errani è istituzione»
«Errani è uno delle istituzioni: se serve c'è, se non serve ciao» ha detto poi Bersani rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle polemiche sulla possibile nomina di Vasco Errani a commissario straordinario per la ricostruzione dei luoghi del centro Italia colpiti dal terremoto.
«C'è la prova del nove per capire se Errani va bene o no -ha aggiunto Bersani -accompagnarlo, fare un giro nei paesi colpiti dal terremoto in Emilia. Se trovate un altro amministratore che, dopo quattro anni da una vicenda del genere, viene applaudito da tutti, salvo quattro leghisti e tre militanti dei Cinque Stelle, quella è la prova del nove».

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