In attesa dell’incontro nei prossimi giorni tra il sindaco Virginia Raggi e il presidente del Coni Giovanni Malagò per fare chiarezza sul destino della candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici , un sondaggio del Censis conferma che poco più della maggioranza dei romani è favorevole all’evento. Un’apertura importante arriva anche dall’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini: «Entro 10 giorni decideremo sulle Olimpiadi» ha confermato ad Agora' Estate in onda su Rai Tre. «Expo Milano 2015 e' stato una devastazione- ha spiegato- perche' abbiamo urbanizzato a vuoto 120 ettari di territorio e non sappiamo che farne. Se quelle sono le Olimpiadi dico di no. Se le Olimpiadi servono per fare le quattro linee che inventeremo con Linda Meleo (assessore alla Citta' in movimento, ndr) o la messa in sicurezza degli impianti sportivi che stanno andando a pezzi a Roma- ha precisato Berdini- dico di si'».
Il 50,2% dice si
Sì alle Olimpiadi a Roma nel 2024, perché sono un'opportunità per nuovi investimenti e per migliorare Roma. E se ci saranno le garanzie adatte per evitare sprechi o corruzione, ancora di più si. È questo l'umore degli abitanti di Roma e provincia rispetto alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi, secondo un sondaggio effettuato dal Censis. L'istituto di ricerche economiche e sociali presieduto da Giuseppe De Rita accende un faro sul grado di popolarità della candidatura romana.
Censis,con garanzie un terzo contrari vira al sì
Su un campione di 1.000 persone «statisticamente rappresentative dell'universo di riferimento» come spiega il dg del Censis, Massimiliano Valeri, si è detto favorevole alle Olimpiadi a Roma il 50,2 per cento dei cittadini residenti, mentre si è dichiarato contrario il 36,2%.
Gli indifferenti sono l'11.3, contro il 2,3 per cento che non sa rispondere. Ma la forbice aumenta, considerando le risposte dei
residenti negli altri comuni della provincia di Roma: qui i favorevoli sono il 55,2%, a fronte di un 25,1% contrario. La media totale è dunque di 51,9 a favore, e 32,5 contrario. Tra i dati della ricerca Censis, emerge inoltre che circa un terzo di quanti rispondono no sarebbe disposto a cambiare idea e pronunciarsi a favore di Roma 2024 se «fossero messi in campo meccanismi di garanzia assoluta - ad esempio organismi di vigilanza - per controllare e correggere i rischi di corruzione, costi elevati, sprechi». Il 33,2 per cento di quanti sostengono il no virerebbe al sì, perchè in quel caso i vantaggi supererebbero i costi e perchè non c'è alla base una contrarietà a 'prescindere' sui Giochi.
“Un terzo di quanti rispondono no sarebbe disposto a cambiare idea su Roma 2024 se «fossero messi in campo meccanismi di garanzia assoluta - ad esempio organismi di vigilanza - per controllare e correggere i rischi di corruzione, costi elevati, sprechi».”
I dati della ricerca Censis sulle Olimpiadi a Roma
Il consenso dei sì, sottolinea poi il Censis, è trasversale: arriva dalle persone in cerca di prima occupazione, dai giovani come dagli anziani, equamente diviso tra uomini e donne. Tra le ragioni di chi vota a favore, la possibilità di migliorare la città con nuovi investimenti (48,5%), la spinta all'occupazione e al reddito (45,8), l'impatto turistico (33,8), il miglioramento dell'immagine di Roma nel mondo (33,5). Tra i contrari, oltre la metà è pessimista sul rapporto costi-benefici (51,5%), il 41,9 e' convinto che ci sarebbero sprechi di ogni tipo. Infine le aspettative: il 38,9 per cento dei favorevoli si attende un miglioramento del trasporto pubblico, il 37 la riqualificazione urbana di alcune zone della Capitale coinvolte nei Giochi, come Tor Vergata o Saxa Rubra; la stessa quota esprime fiducia nella riqualificazione di impianti sportivi esistenti.
Tra le eredità immateriali - sottolinea poi lo studio Censis - la più citata dei favorevoli sta nel fatto che la buona organizzazione dell'evento proverebbe che la Capitale è in grado di organizzare e gestire grandi eventi (39,3%), per il 37,7%
sarà il rilancio dell'immagine di Roma come grande città globale e attrattiva, per il 29,9% finalmente più orgoglio per la città. Per più di 8 romani su 10 ci sarà almeno una eredità immateriale positiva.
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