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Ilva, dopo incidente mortale 12 indagati

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procura di taranto

Ilva, dopo incidente mortale 12 indagati

(Ansa / Ciro Fusco)
(Ansa / Ciro Fusco)

TARANTO - Dodici indagati della Procura di Taranto per l'incidente mortale di sabato mattina all'Ilva, vittima il 25enne Giacomo Campo, operaio dell'impresa appaltatrice Steel Service. Gli indagati sono rappresentanti della Steel Service e dell'Ilva in qualità, quest'ultima, di committente. L'iscrizione degli indagati nell'apposito registro è il primo atto formale del sostituto procuratore Giovanna Cannalire, titolare dell'inchiesta, che sabato ha già effettuato un sopralluogo in fabbrica. E il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, annuncia oggi che chiederà «la revoca della facoltà assegnata ai commissari di far funzionare l'Ilva «a meno che il processo di ambientalizzazione sia portato a termime e la messa in sicurezza della fabbrica sia assicurata». La revoca di cui parla Emiliano è relativa alla facoltà d'uso essendo l'acciaieria sequestrata sin da luglio 2012 e rimessa nelle mani dell'Ilva per il solo funzionamento con la legge 231 del 2012.

Campo è morto stritolato tra il nastro trasportatore e il rullo mentre era intento a rimuovere, con un apposito mezzo, il minerale che era sullo stesso nastro. Questo infatti serve ad alimentare la carica dell'altoforno per la produzione della ghisa.

L'intervento della Steel Service si era reso necessario perché sul nastro era stato riscontrato un taglio longitudinale di diversi metri e quindi l'impianto era stato bloccato e l'altoforno, di conseguenza, fermato non essendo possibile l'approvvigionamento del materiale.

Intanto è stato dissequestrato il nastro trasportatore. Intervento effettuato dall'autorità giudiziaria subito dopo la tragedia. Adesso, quindi, si potrà effettuare la riparazione e in seguito rimettere in marcia l’altoforno che nella notte tra venerdì e sabato era stato fermato proprio perché, con il nastro fuori uso, non si poteva fare la carica di minerale necessaria alla produzione.

Sulla possibile dinamica dell'incidente, fonti aziendali hanno dato la loro ricostruzione e smentiscono, come avevano detto sabato i delegati sindacali, che l’incidente si è verificato perché Campo si era messo al lavoro sul nastro trasportatore prima che arrivasse la gru che avrebbe dovuto sollevare il contrappeso ed evitare che lo stesso nastro, benché privo di elettricità, perché disattivata, si rimettesse autonomamente in movimento una volta liberato del minerale.

Dicono le fonti aziendali sul punto: non risultava necessario attendere l'intervento di alcuna gru per eseguire le attività connesse alla pulizia del nastro, gru che avrebbe dovuto effettuare il sollevamento del contrappeso. Per le fonti aziendali, l'utilizzo della gru al più poteva rendersi necessario per la successiva fase di sostituzione del nastro e quindi esclusivamente al termine delle attività di pulizia.

Le stesse fonti aggiungono che per quanto riguarda l'attività di pulizia effettuata dal lavoratore, è possibile dedurre che lo stesso fosse particolarmente vicino alla banda di ritorno del nastro, difronte al tamburo di rinvio, e che è stata la progressiva rimozione del minerale a determinare una variazione delle condizioni di assetto del nastro. A quel punto c'è stata la rotazione del tamburo che ha incastrato Campo.

All’Ilva infine è in corso sino a domattina lo sciopero dei lavoratori delle imprese di pulizia industriale e civile. È scattato questa mattina. C’era già stato uno sciopero dopo l'incidente: da mezzogiorno di sabato sino alle 7 di ieri dei lavoratori diretti dell'Ilva.

E intanto i sindacati rilanciano il tema sicurezza. «Le nostre richieste, fino ad oggi, sono state inascoltate - rileva Antonio Talò, segretario Uilm Taranto -. Mercoledì incontreremo i commissari dell'Ilva. È necessario un cambio di passo verso l'ambientalizzazione e la sicurezza dello stabilimento. Chiediamo che si rimettano al centro il risanamento e l'innovazione degli impianti, nel rispetto delle stesse leggi che hanno consentito di tenere in vita e in attività il siderurgico».


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