
Riportare Il Sole 24 Ore in utile con determinazione e serenità. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia traccia così la strada per il futuro del quotidiano del Gruppo 24 Ore. In una intervista pubblicata oggi sul Mattino, alla domanda su cosa fare dopo che i conti semestrali hanno mostrato una perdita di 49,8 milioni, Boccia ha risposto che intende procedere «con la massima determinazione unita alla massima serenità avendo tre punti cardine da rispettare: il Sole è e sarà sempre un asset fondamentale per Confindustria, che ne difenderà autorevolezza e autonomia; il piano industriale che attendiamo dall'amministratore delegato dovrà da subito puntare a riportare la società in utile; l'azionista sorveglierà da vicino il buon andamento del progetto di risanamento».
Dopo l'approvazione della relazione semestrale, nella giornata di venerdì 30 settembre, hanno comunicato le proprie dimissioni «irrevocabilmente sin d'ora e con efficacia immediata» cinque consiglieri di amministrazione de Il Sole 24 Ore: il presidente Giorgio Squinzi, Livia Pomodoro, Claudia Parzani, Carlo Pesenti e Mauro Chiassarini. A questi, come specificato in un comunicato del Gruppo 24 Ore si è aggiunta ieri con le proprie dimissioni il presidente di Federturismo, Maria Carmela Colaiacovo. Parzani, Pesenti e Pomodoro sono anche membri del Comitato controllo e rischi del gruppo editoriale del quotidiano. Restano in carica Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, Luigi Abete, presidente di Bnl, Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Piemonte e Nicolò Dubini, ceo di Harebell, consigliere indipendente. Le dimissioni dei cinque consiglieri d'amministrazione «avvengono all'esito di alcune comunicazioni intercorse tra la società, nella persona del suo Presidente a nome dei Consiglieri di amministrazione, e l'azionista di riferimento Confindustria, nella persona del suo Presidente». Secondo quanto riportato nel comunicato del gruppo 24 Ore la prima comunicazione in tal senso è datata 27 settembre ed è partita dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Giorgio Squinzi, che ha richiesto all'azionista Confindustria «la disponibilità̀a valutare positivamente il proprio sostegno ad un'operazione di rafforzamento patrimoniale per quanto di competenza». Una richiesta accompagnata, nella stessa lettera, dall'attestazione della disponibilità dei consiglieri di «rimettere il mandato qualora cio fosse funzionale ad agevolare la realizzazione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale».Il 29 settembre, il giorno precedente l'approvazione della semestrale, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, nella sua veste di azionista di maggioranza, ha assicurato «la disponibilità, per la percentuale di competenza, a valutare positivamente un'eventuale operazione di rafforzamento patrimoniale», previo «esame e condivisione da parte nostra dei termini, dei tempi e delle condizioni dei possibili interventi sul capitale. Inoltre, laddove gli altri soci non dovessero supportare la società̀ per la percentuale di loro competenza, ci potremmo rendere disponibili a valutare anche la possibilità̀ di attivare forme tecniche di intervento di importo equivalente». Nella stessa lettera l'azionista Confindustria ha preso «atto della (...) disponibilità̀a rimettere il mandato di amministratori laddove ciòfosse funzionale ad agevolare la realizzazione dell'operazione».
Questa la ricostruzione nel comunicato del gruppo in cui si legge che nella lettera di dimissioni dei cinque consiglieri, la decisione è stata motivata «anche in considerazione della richiesta avanzata dal socio di maggioranza circa la disponibilità̀dei consiglieri a rimettere il proprio mandato - nell'interesse della società̀ e della preservazione della stessa».
Di diverso avviso la valutazione dei consiglieri dimissionari, i quali in una nota hanno motivato la loro scelta «anche in considerazione della irrituale richiesta avanzata dal socio di maggioranza circa la preventiva disponibilità di tutti i consiglieri a rimettere in futuro il proprio mandato». La decisione - si legge ancora - «immediata e irrevocabile, è stata presa, nell'interesse della società e della preservazione della stessa, al termine della riunione che ha approvato la semestrale». Di necessità di «trasparenza d'azione e chiarezza d'obiettivi» ha infine parlato in una dichiarazione all'Ansa il consigliere dimissionario Carlo Pesenti.Intanto oggi si riunirà il cda del Gruppo 24 Ore per prendere atto delle dimissioni dei consiglieri e convocare l'assemblea.
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