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Lavoro, Poletti: l’Italia sta recuperando i ritardi accumulati…

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DA BOLZANO

Lavoro, Poletti: l’Italia sta recuperando i ritardi accumulati nel passato

«Il Paese è impegnato in un grande lavoro di recupero dei ritardi accumulati nel passato». Così il ministro Giuliano Poletti parlando a Bolzano. «Anche sulla riforma del mercato del lavoro l'Italia è arrivata con almeno dieci anni di ritardo rispetto agli altri Paesi europei, ma ora sta recuperando il differenziale». A cavallo tra la fine del secolo scorso e quello attuale, per Poletti, «si vedeva il Pil crescere dello 0,2%, mentre l'occupazione cresceva di più: in realtà, si trattava di più gente che si spartiva il medesimo lavoro, con la ricchezza prodotta che non cresceva». È un'illusione quella di conservare posti di lavoro che non ci sono più. «C'è stato il caso di imprese che, per non sacrificare dieci posti ne hanno poi persi cento». Si tratta «di una dinamica non lineare, che va governata nel quadro, però, degli elementi del welfare e il cui peso non va scaricato tutto sulle imprese».

Occorre gestire la trasformazione
«L'azione del governo punta molto sull'innovazione ma una cosa è chiara: i profondi cambiamenti vanno gestiti». A Bolzano per visitare la sede dell'impresa di logistica Fercam, il ministro ha spiegato che con l'innovazione che viene auspicata dalle politiche di governo, «da una parte c'è l'entusiasmo, ma dall'altra parte c'è anche la paura di chi con l'innovazione rischia di perdere il posto di lavoro». Questa incertezza va affrontata «costruendo un sistema che gestisca la trasformazione e che risolva i problemi», «nessuno va lasciato solo».

Fuga cervelli? Importante poter scegliere
«Fare esperienza in giro per il mondo è una cosa meravigliosa e il governo è impegnato anche perché ciò possa essere fatto in tutta Europa anche per quanto
riguarda la formazione». Per Poletti «l'importante è che ognuno sia messo nella possibilità di scegliere dove egli reputa di realizzare meglio le proprie aspettative».

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