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Allarme di Calenda, nel 2017 crollo del commercio mondiale

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crescita internazionale

Allarme di Calenda, nel 2017 crollo del commercio mondiale

Il prossimo anno il commercio internazionale subirà «un crollo. Non c'è più una sede in cui si discute di commercio internazionale. Il Wto non va, gli accordi
internazionali non vanno, non ci sono più strumenti e luoghi dove si fa governance». Sono le parole usate dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda intervenuto a Roma a un convegno dal titolo : “Obbligati a crescere” dove si sintetizza bene la dannazione delle moderne economie. Ebbene questa crescita a tutti i costi non ci sarà. Anzi quest'anno e il prossimo gli scambi mondiali subiranno una brusca frenata. Una previsione confermata anche dal ministro dell'Economia Piercarlo Padoan che allo stesso convegno ha aggiunto: «Il dato più preoccupante è l'andamento pauroso del commercio internazionale che cresce meno del Pil, non si intravedono all'orizzonte scenari che possano riportare a tassi più alti».

Sullo sfondo di queste affermazioni c'e' la delusione di Calenda per il fallimento dei negoziati del trattato di libero scambio fra Unione Europea e Stati Uniti, due aree geopolitiche che da sole rappresentato quasi 1/3 del volume totale degli
scambi commerciali mondiali. «Il Ttip non si chiuderà. Probabilmente ci sarà una convergenza sugli standard che condividiamo, sulle cose su cui siamo d'accordo» ha annunciato oggi Calenda mentre a New York si sta svolgendo l'ultimo round di un negoziato che di certo non si chiuderà durante l'amministrazione Obama affossato da reciproche diffidenze, da una forte opposizione popolare (in tutta Europa la gente è scesa per strada) e politica e più in generale dalla crescente ostilità verso la globalizzazione.
L'Europa ha «senz'altro sbagliato nel modo in cui ha affrontato il Ttip ma l'America lo ha sottovalutato» perché ha guardato solo al Pacifico: ha continuato il ministro.

Il fallimento dei negoziati Ttip è figlio anche della pesante crisi del Wto, l'Organizzazione Mondiale del Commercio (i francesi la chiamano Omc) strumento nato per governare la globalizzazione oggi sempre più contestato.
La preoccupazione di Calenda e Padoan ha i numeri. La frenata della Cina, la recessione in Brasile e Russia, la claudicante ripresa americana per non parlare della debolezza dell'Europa hanno costretto il Wto a rivedere pesantemente al ribasso le stime dell'economia mondiale per il 2016, scesa da un +2,8 a un +1,7%. Non accadeva da 15 anni che la crescita degli scambi commerciali internazionali fossero più deboli del Pil mondiale, previsto per il 2016 al 2,2%. Anche per il 2017, la Wto ha rivisto al ribasso le previsioni che passano dal 3,6% a un tasso tra l'1,8% e il 3,1%.

Calenda ha incontrato l’ a.d. di Ericsson Italia, convocato tavolo il 19 ottobre
Il ministro dello Sviluppo Economico ha incontrato l'a.d. di Ericsson Italia Nunzio Mirtillo per un esame delle prospettive generali del Gruppo nel quadro delle politiche di sostegno alla ricerca che il Governo sta varando. Secondo quanto riferisce una nota del ministero, nel corso del colloquio, il ministro Calenda ha chiesto chiarimenti anche sulle prospettive occupazionali di Ericsson.
Al termine dell'incontro, che ha consentito un proficuo approfondimento di tutte le questioni esaminate, il ministro ha deciso di attivare un tavolo di confronto il giorno 19 ottobre per verificare con le parti sociali il progetto industriale di Ericsson da valere per i prossimi anni.

Concorrenza: nuovo pacchetto in arrivo nel 2017

Il governo vuole varare «un nuovo pacchetto sulla concorrenza nel 2017» ha comunicato il ministro Calenda, oggi in un'audizione alle commissioni riunite Attivita' Produttive della Camera e Industria del Senato. Il pacchetto e' pensato per «ampliare le forme di tutela dei consumatori» ha chiarito il ministro aggiungendo che «il ritardo» del ddl concorrenza «non è assolutamente una cosa positiva. Bisognerebbe per il futuro riflettere se questo strumento sulla legge sulla concorrenza può funzionare in questo modo. Personalmente non lo ritengo, si può aprire una discussione» ha detto il ministro .

Calenda su banda larga, partiti bandi per aree bianche
Calenda ha poi chiarito che i bandi per le aree bianche, le zone a fallimento di mercato per la banda larga, «sono partiti. Per queste aree non ci sono limiti agli aiuti di Stato ed è importante lo sviluppo per l'equità sociale».
Per quanto riguarda le aree grige, rileva il ministro, le zone che sono parzialmente a fallimento di mercato, «non puoi fare quello che vuoi. Le alternative sono diverse. Una di queste è un voucher sul lato della domanda, contributi per connettersi. Stiamo lavorando per cercare un meccanismo incentivante sul lato dell'offerta». Il piano del Governo per la banda ultra larga «è molto sfidante e puntiamo al raggiungimento all'85% per la massima velocità e al 100% per le più diffuse velocità trasmissione di dati».

Calenda, 146 tavoli crisi, chiuse bene 26 vertenze nel 2016
Sul fronte vertenze sono stati quasi 150 i tavoli di crisi attivi e 26 le
vertenze concluse positivamente nel 2016 ha chiarito Calenda. Precisamente, i tavoli di crisi attivi al 31 luglio sono 146, 26 le situazioni aziendali concluse positivamente nel 2016, 105 le società coinvolte ai tavoli di confronto nei primi sei mesi dell'anno, 180 le riunioni svolte nel primo semestre.

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