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Bankitalia: spazi ridotti ma giù le tasse per le imprese

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Bankitalia: spazi ridotti ma giù le tasse per le imprese

«Pur nell'ambito di spazio di manovra ridotto in cui la politica di bilancio si trova oggi a operare, è necessario proseguire una politica orientata allo sviluppo, in particolare alleggerendo ulteriormente il peso delle imposte sui fattori della produzione». Lo ha sottolineato il vicedirettore generale di Bankitalia, Fabio Panetta, nel corso del convegno “Obbligati a crescere”, organizzato dal Messaggero e dall'Abi, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.
«Aumentare la crescita potenziale in Italia è possibile, il ritorno all'accumulazione ne è la chiave», ha aggiunto, segnalando che «oggi è prossimo allo zero».

Investimenti parte di una strategia di lungo periodo
L'efficacia degli investimenti, ha spiegato Panetta, «sarà tanto maggiore quanto più essi saranno percepiti, all’interno del paese e da parte degli operatori economici internazionali, come parte di una coerente strategia di lungo periodo». Secondo le stime di palazzo Koch gli incentivi fiscali all’investimento in vigore dalla fine del 2015 potrebbero nel complesso «accrescere di due punti e mezzo percentuali l’accumulazione di capitale produttivo nell’arco di un biennio».

Rischio di cadere nella trappola della bassa crescita
«Vi è il rischio concreto che la debolezza della ripresa economica influenzi negativamente le attese per il futuro a livello globale, creando una trappola della bassa crescita», ha affermato il vice direttore generale di Bankitalia. «Rafforzare il sentiero della crescita - ha detto Panetta - è fondamentale e urgente: per garantire condizioni di stabilità finanziaria; per accrescere l'occupazione, soprattutto tra i giovani e le donne; per agevolare la mobilità sociale e conseguire una distribuzione più equa dei redditi; per ridurre l'incidenza del debito pubblico». Il vice direttore della Banca d'Italia ha ricordato che «alla mancata crescita sono direttamente imputabili gli squilibri che oggi gravano sul settore bancario e sul mercato del lavoro, l'aumentata incidenza della povertà e il mancato aggiustamento dei conti pubblici. Il ritorno allo sviluppo è la chiave per avviarne il riassorbimento».

Proseguire lo sforzo di riforma
«Lo sforzo di riforma deve proseguire con decisione per colmare la distanza che ancora ci separa dalle principali economie», ha sottolineato il vicedirettore generale di Bankitalia. Le analisi di Via Nazionale, ha detto, indicano che lo sforzo riformatore «può contribuire a una crescita permanentemente più robusta nei prossimi anni».

Fondamentale il contrasto all’evasione
Panetta ha sottolineato come «mantiene un rilievo assoluto un’azione di netto contrasto dell’evasione fiscale, della corruzione e della criminalità organizzata che, garantendo il rispetto delle regole e della leale concorrenza da parte di tutti, è un importante sostegno all’attività delle tante imprese competitive di cui l'Italia è dotata».

Essenziale mantenere sostegno monetario
«Come ha ribadito il Consiglio direttivo della Bce è essenziale mantenere un consistente sostegno monetario», ha sottolineato Fabio Panetta. E ha osservato che «negli stadi iniziali della recessione ha pesato il peggioramento delle condizioni di accesso al credito: tuttavia grazie all’azione della politica monetaria le condizioni creditizie ora non possono più essere annoverate tra gli ostacoli all'investimento». La carenza di investimenti, ha sottolineato, «non è condizione inevitabile e immutabile». (N.Co.)

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