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Coppia dell’acido: in adozione il figlio di Levato e Boettcher

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dal tribunale dei minorenni di Milano

Coppia dell’acido: in adozione il figlio di Levato e Boettcher

È stato dato in adozione perché possa crescere “sano”. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha dichiarato lo stato di adottabilità per il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, la coppia dell’acido condannata per una serie di aggressioni, in carcere da quasi due anni. I giudici hanno deciso la sospensione di ogni rapporto fra il piccolo, nato nell’agosto dello scorso anno, e i familiari e la sospensione dei genitori dall’esercizio della responsabilità genitoriale. In 31 pagine il collegio presieduto da Emanuela Gorra, ha illustrato l’incapacità dei due giovani di essere genitori,accogliendo in toto la linea del pm minorile Annamaria Fiorillo.

Per i giudici il bambino ha necessità di una famiglia stabile e serena
Il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, hanno sottolineato i giudici, ha «necessità con urgenza di essere inserito in un ambiente familiare stabile e sereno dove possa ricevere ogni tipo di cura finalizzata a una crescita sana ed equilibrata». Nel provvedimento i giudici evidenziano «l’inadeguatezza di entrambe le figure genitoriali nel rapporto con il bambino» per «la grave patologia dei loro assetti personologici» e parlano della «perversione che sottende il loro legame».

No all’affidamento ai nonni
I giudici hanno anche scartato l’ipotesi di affidare il piccolo ai nonni materni, non considerandola una soluzione appropriata «all’interesse del minore». I genitori di Martina, infatti, «non hanno mostrato di assumere una reale e significativa posizione critica o di riflessione ed elaborazione in ordine ai gravissimi reati commessi dalla figlia», anzi hanno «idealizzato» Martina, descrivendola «come una brava giovane e brillante studentessa». Finora il bambino, dopo essere stato collocato provvisoriamente in una casa famiglia in attesa dell’esito del procedimento, veniva portato da operatori in carcere, a scadenze più o meno regolari, per gli incontri con i genitori.

Martina Levato farà ricorso
Martina Levato, attraverso il suo legale, l’avvocato Laura Cossar, ha reso noto che presenterà ricorso in appello contro la sentenza che le ha tolto il bimbo che ha partorito nell’agosto 2015. La difesa di Alexander Boettcher (anche lui condannato per le aggressioni con l'acido), invece, rappresentata dal legale Valeria Barbanti, valuterà dopo aver letto attentamente le motivazioni se presentare o meno impugnazione in secondo grado. Teoricamente, il procedimento potrebbe andare avanti fino in Cassazione, anche se la sentenza di adottabilità depositata oggi è esecutiva e il piccolo viene affidato da subito ad una famiglia adottiva. I giudici hanno escluso con la sentenza anche che il bambino potesse essere affidato ai nonni materni o alla nonna paterna.

Il pm Musso: giustizia è fatta
«La consapevolezza della sofferenza umana che provoca tale decisione, non fa venire meno la soddisfazione per la decisione del Tribunale per i minorenni che ha fatto giustizia», ha commentato il pm Marcello Musso, titolare dell’inchiesta che ha portato alle condanne. Il magistrato, il 17 agosto 2015, due giorni dopo la nascita del piccolo, era andato alla clinica Mangiagalli di Milano a fargli visita portando in regalo un paio di scarpette accompagnate da un biglietto con su scritto: «Con infinita tenerezza per un lungo cammino».

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