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Referendum, giovedì a Milano vertice Toti-Zaia-Maroni. Comitato per il No: nuovi scenari da frattura Pd

Mentre nel Pd si consuma la frattura tra il premier Matteo Renzi e la minoranza Dem di Pier Luigi Bersani, che ha confermato la sua scelta di votare No malgrado le aperture sull'Italicum, l'opposizione si compatta, con i governatori del centrodestra Toti, Maroni e Zaia che hanno fissato un nuovo incontro trilaterale a Milano per giovedì prossimo. E il comitato del No che vede nell'annunciata scissione del Pd la possibilità di aprire nuovi scenari.

Giovedì prossimo trilaterale Toti-Zaia-Maroni
Il 13 ottobre i governatori di centrodestra di Liguria, Lombardia e Veneto si incontreranno a Milano per discutere della riforma costituzionale. Prosegue così il percorso che aveva preso il via a settembre a Genova con il vertice trilaterale sull'immigrazione. Il nuovo incontroToti, Maroni e Zaia si svolgerà nella sede della giunta regionale della Lombardia.

L'Anpi: impropria una manifestazione dei sindaci per il Sì
«Nella mia concezione, il sindaco rappresenta tutti i cittadini e certamente con questo non perde il diritto di votare come gli pare e anche di dirlo. Trovo però improprio che si organizzi una manifestazione dei sindaci per il Sì (e sarebbe stato lo stesso se fossero stati per il No) perché una parte dei cittadini in quel momento non si sentirà rappresentata». Il presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia, ospite negli studi di Radio Popolare per parlare del referendum costituzionale, ha criticato così l'iniziativa dei sindaci favorevoli alla riforma che si sono dati appuntamento a Roma per una manifestazione il prossimo 27 ottobre. Iniziativa a cui ha annunciato di voler partecipare anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
«Non voglio dire a Giuseppe Sala cosa deve fare - ha concluso Smuraglia - ma se andrà il 27 ottobre a Roma a quella manifestazione una parte di milanesi (a partire dal sottoscritto) quel giorno dirà 'oggi sono senza sindaco».

Brunetta: ricorreremo all'Osce
«Stiamo ricorrendo all'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione, perché vigili sulla correttezza di questa campagna referendaria: non è possibile che da mesi Renzi faccia carne di porco» sul referendum. Lo annuncia Renato Brunetta in occasione della presentazione del Comitato Lavoratori per il No con l'Ugl.
Mentre Alfredo Grandi, vicepresidente del Comitato per il No, in una conferenza stampa a Montecitorio ha sottolineato che «oggi c'è una direzione Pd in cui per la prima volta si presenta una posizione per il No e questo apre uno scenario con delle articolazioni interne» ai Dem «con cui poter interloquire per ragionare sul futuro».

M5s: andare a votare e votare No
«Bisogna andare a votare e votare No a questa riforma costituzionale» ha detto la capogruppo M5S alla Camera, Giulia Grillo, spiegando che «una riforma che non taglia realmente i costi della politica, regala l'immunità ai consiglieri regionali e impedisce ai cittadini di scegliere democraticamente i propri rappresentanti».

Bertinotti: riforma affosserà Costituzione
«Voto no, anche se il dibattito mi appassiona poco, come la politica corrente» ha detto l'ex leader di Rifondazione, Fausto Bertinotti, secondo il quale «la Costituzione negli ultimi 25 anni è stata affossata, questa riforma sarebbe il compimento di un ciclo».

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