I tre ministri dell'Interno di Italia, Angelino Alfano, Germania, Thomas De Maiziere, e Francia, Bernard Cazeneuve si sono accordati per accrescere nei prossimi mesi il numero dei rimpatri dei migranti economici irregolari nei Paesi africani. L'annuncio è stato dato durante il G6 dei ministri dell'Interno in svolgimento a Roma, a seguito del dibattito di ieri sera sulla sfida migratoria in Europa. Al vertice partecipano anche i commissari europei per le Migrazioni e gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, e per la Sicurezza, Julian King.
Alfano: rimpatri e ricollocamenti punti deboli Ue
I tre ministri dell'Interno coordineranno insieme le misure nazionali di rimpatrio e chiederanno a Bruxelles un impegno «serio e massiccio» della Commissione e del Servizio Esterno dell'Unione per incrementare da subito i rimpatri volontari e assistiti.
«Noi insieme a Francia e Germania abbiamo deciso di diventare il motore che attiva i rimpatri dei migranti irregolari, che finora sono stati un punto molto debole dell'Europa» ha detto il ministro Alfano, che oggi e domani presiede il vertice del G6 degli Interni. Altro punto debole dell'Europa è rappresentato dai ricollocamenti e di questo oggi ha discusso a Roma anche il commissario Ue all'immigrazione, Dimitris Avramopoulos. Lui, ha spiegato Alfano, «dà una spinta molto forte su questo tema, ma a volte gli egoismi non nascono dalla Commissione, ma dagli Stati nazionali».
Dall'ultimo Consiglio europeo, ha proseguito il ministro, «sono arrivati elementi di luce sul tema della migrazione, ma restiamo prudenti. La speranza - ha concluso - è che prevalga il buonsenso, perché sarebbe assurdo immaginare che dopo tutto quello che l'Italia ha fatto non venga ricambiata con il ricollocamento di migliaia di migranti».
«Sfide difficili, Italia in prima fila»
«È una riunione molto importante che testimonia il ruolo di prima fila dell'Italia sul fronte della sicurezza e dell'immigrazione» ha sottolineato il commissario Avramopoulos arrivando oggi alla riunione del G6 a Roma. «I lavori iniziati ieri sera, sotto l'eccellente presidenza del mio amico ministro Alfano, sono stati fruttuosi - ha commentato - e tanto più significativi alla luce di una delegazione americana di altissimo livello con Loretta E. Lynch e Jeh Johnson».
«Le sfide aperte sono ancora difficili - riconosce Avramopoulos - ma dobbiamo ricordare anche il lavoro già fatto, soprattutto sul fronte delle relazioni esterne e dell'azione in Africa, anche a seguito della spinta dell'Italia. Utile anche la partecipazione di qualificati esponenti delle organizzazioni internazionali come per esempio Oim, Unhcr, Frontex, Europol, Interpol».
© Riproduzione riservata