Tutta la manovra si basa su un principio di fondo: «Si premia chi investe, poi puo' essere che dobbiamo essere più selettivi e mettere dei paletti ma attenzione di paletti si muore». Lo ha detto ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, al convegno dei Giovani di Confindustria a Capri, rispondendo alle critiche sulla legge di bilancio espresse dalla leader della Cgil, Susanna Camusso.
Calenda: dimensione investimenti senza precedenti
Calenda ha spiegato che la manovra sul fronte degli investimenti fatti nel 2017 vale 13 miliardi di incentivi, che non impattano direttamente sulla prossima legge di bilancio perché si tratta di ammortamenti e crediti di imposta. Nel triennio, all’interno del piano Industria 4.0 del governo, sul piatto ci sono 20,4 miliardi di incentivi, al netto dell’Ires, messi a disposizione nell’arco di tutta legge di bilancio. «Incentivi - ha proseguito - automatici e non burocratici, senza intermediazione politica, che danno la possibilità agli imprenditori di investire e di decidere dove e come».
«Sugli incentivi muovetevi subito»
«Partite da subito, già nel 2017. Non perdete tempo» ha detto Calenda dal palco dei giovani di Confindustria, invitando le imprese a fare presto sull’utilizzo degli incentivi che il governo mette a disposizione per l’innovazione tecnologica. Alla domanda se c'è il rischio, come sostenuto ieri nella relazione di apertura del convegno dagli imprenditori under40 che senza crescita nel 2017 si rendarà necessaria una manovra lacrime e sangue, il ministro ha chiosato: «Pensiamo a far funzionare questa, non alla prossima».
«A rischio fine politica commerciale»
Il ministro dello Sviluppo ha poi sottolineato che il no della Vallonia all’accordo economico e commerciale globale Canada-Ue «rappresenta, se confermato, la fine della politica commerciale dell'Unione europea».
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