Italia

UberEats sbarca in Italia. Chiunque potrà consegnare cibo

  • Abbonati
  • Accedi
food delivery

UberEats sbarca in Italia. Chiunque potrà consegnare cibo

Lo avevamo anticipato a luglio scorso, quando su LinkedIn ci eravamo imbattuti in alcuni annunci che non lasciavano dubbi. Ed ora ci siamo. Da oggi UberEATS, il servizio di food delivery marchiato Uber, è attivo in Italia. Città di partenza: Milano. La stessa Milano dove da più di un anno, a causa di un'ordinanza del Tribunale, è stato bloccato il tanto discusso servizio UberPOP (quello dei passaggi in auto).

L'ex startup californiana, dunque, si gioca una carta tutta nuova. UberEATS è un business incentrato nella consegna del cibo a domicilio. E questa volta Uber lascia a casa le auto: i corrieri saranno in sella a una bici o a uno scooter. C'è da dire che Eats arriva in Italia (Milano è la quinta città in Europa, dopo Amsterdam, Londra, Parigi e Bruxelles), in un momento decisamente delicato per il settore della consegna del cibo a domicilio.

Nei giorni scorsi, infatti, è scoppiato il caso Foodora, con i corrieri sul piede di guerra che rivendicano diritti e condizioni lavorative migliori. Da qui l'ennesima discussione sulla sharing economy, che più propriamente dovremmo chiamare gig economy (economia dei lavoretti) oppure on-demand economy. Sui suoi pregi, ma soprattutto sui suoi limiti. Uber, però, promette di essere qualcosa di diverso. Il general manager di Uber Italia, Carlo Tursi, in un'intervista esclusiva al Sole24Ore, ha spiegato tutte le differenze fra UberEATS e i servizi dei competitor già presenti sul mercato.

In questo caso, infatti, il rapporto è fra ristorante e corriere, con Uber che mette a disposizione la piattaforma e tiene per sé una percentuale (dal ristoratore). Il corriere, dal canto suo, non ha vincoli orari, né un numero minimo di consegne da fare o di chilometri da percorrere. Può decidere quando andare online e per quanto tempo rimanerci. Non è previsto neanche un abbigliamento o un bauletto identificativo. I corrieri di Uber si muovono in completo anonimato, semplicemente facendo login sulla applicazione. Chi è già utente Uber, troverà il servizio Eats integrato nell'app che già utilizza.

Il funzionamento del servizio è abbastanza semplice, in chiaro stile Uber. Grazie all'app dedicata, i clienti potranno visionare i menu e ordinare i pasti, che saranno consegnati da corrieri a bordo di biciclette o scooter. Niente auto, dunque. Almeno per ora. Al momento i ristoranti presenti su Milano sono poco più di cento, e la consegna è assicurata all'interno della circolare esterna della città meneghina (senza minimo d'ordine e spese di consegna).

A scorrere il menu, ce n'è un po' per tutti i gusti: dai puristi della cucina tradizionale italiana o di quella salutare e vegana agli amanti dello street food. Ad oggi, UberEATS è disponibile in 43 città nel mondo. E dopo Milano i fari saranno puntati su Roma. Lo dice LinkedIn.

© Riproduzione riservata