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Pensioni, esodati e voluntary: come cambia la manovra

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la legge di bilancio

Pensioni, esodati e voluntary: come cambia la manovra

I tempi per l’approdo in Parlamento della legge di bilancio 2017 si allungano, ma i tecnici sono al lavoro sul testo. Dalle prime bozze che il Sole 24 Ore è in grado di anticipare emergono importanti conferme e novità, in particolare su pensioni, investimenti, fisco e famiglia. A cominciare da una nuova clausola di salvaguardia per un eventuale calo del gettito atteso dalla “vecchia” voluntary: in caso di incassi inferiori a 1,6 miliardi la copertura arriverà per il 50% dalle accise su energia, alcol e tabacchi e per l’altra metà da tagli di spesa.

Il disegno di legge sarebbe dovuto arrivare il 20, ma il confronto con Bruxelles e la messa a punto di saldi e misure sta spingendo in avanti l’avvio ufficiale della sessione di bilancio a Montecitorio: nella capigruppo di ieri la presidente di Montecitorio Laura Boldrini ha valutato un’ipotesi di calendario che prevede l’arrivo del testo il 2 novembre e l’approdo in Aula il 24. Ma torniamo ai contenuti principali della bozza, ancora in fase di limatura sui tavoli tecnici.

Pensioni

La durata minima dell’Ape, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, è di sei mesi. Mentre all’Ape social potranno accedere anche 11 categorie di lavoratori impegnati (per almeno sei anni su 36 di contributi) in attività gravose. La bozza raccoglie in una decina di articoli le misure sulla previdenza e contiene anche l’ottava salvaguardia-esodati.

L’ulteriore finestra per il pensionamento con i requisiti pre-riforma Fornero va a beneficio d 27.700 soggetti e fissa il massimo dei salvaguardati totali a 164.795. La misura de-finanzia la spesa non erogata nel corso di applicazione dei precedenti interventi e ne ri-finanzia di nuova per gli anni dal 2017 in poi. Si tratta di 775 milioni solo nel primo triennio, per una riprogrammazione che arriva fino al 2025 e si aggiunge agli 1,9 miliardi annunciata finora per finanziare le nuove misure previdenziali.

Sviluppo

Nel pacchetto “sviluppo” la novità principale è il raddoppio della proroga della Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali. Il termine per la concessione dei finanziamenti agevolati da parte delle banche viene allungato fino a tutto il 2018 (e non più solo fino al 2017). Inoltre Cassa depositi e prestiti potrà aumentare il plafond per le banche fino a 7 miliardi. Spunta anche il rifinanziamento dei mutui agevolati a tasso zero per imprenditori under 35 ed imprenditrici (70 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018) e degli incentivi “Smart & Start” per le startup (50 milioni per ciascuno dei due anni). Entrambe le misure saranno ulteriormente incrementabili con risorse del Pon Mise e dei Por regionali.

Entra in manovra anche un capitolo sull’attrazione di capitali e talenti: arrivano il “visto” veloce per gli investitori esteri; la norma per i “paperoni” che trasferiscono la residenza in Italia; gli sgravi fiscali per lavoratori dipendenti e autonomi che tornano in Italia (abbattimento dell’imponibile del 50% per i primi cinque anni dal rientro) e per i ricercatori (conferma strutturale del 90%); l’apertura del credito d’imposta per la ricerca anche alle imprese che lavorano su commesse delle multinazionali. Confermato l’impianto di super e iperammortamento. per quest’ultimo ieri il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, in occasione di un seminario Assonime-Astrid sul digitale, ha aperto anche agli investimenti effettuati dagli imprenditori per connettersi alla banda ultralarga. Nella bozza non compaiono invece i 100 milioni preannunciati per il made in Italy.

Fisco

Il capitolo fiscale conferma la stretta sull’Ace (aiuto alla crescita economica): il rendimento nozionale scende al 2,3% dal 2017 per risalire al 2,7% a partire dal 2018. La stretta anti-elusiva sugli investimenti in titoli e azioni, che comunque esclude le banche, così come l’applicazione dell’Ace per le persone fisiche sul valore incrementale avranno effetto retroattivo dall’anno d’imposta 2016. Per le Pmi, artigiani e commercianti, arrivano l’Iri (al 24% come l’Ires) e il regime di cassa, che farà pagare le imposte sull’incassato e non sul fatturato. Nasce poi il «gruppo Iva», nuovo soggetto giuridico che sterilizza gli effetti sull’imposta delle cessioni di beni e servizi fra i partecipanti al gruppo. Si riapre, infine, una finestra per l’assegnazione agevolata di beni ai soci per le operazioni effettuate dal 30 settembre 2016 alla stessa data dell’anno prossimo.

Famiglia

Il canone Rai scenderà l’anno prossimo a 90 euro, e prende forma il pacchetto famiglia con il premio «mamma domani» da 800 euro una tantum, assegnati al settimo mese di gravidanza, il buono per gli asili nido da 1.000 euro all’anno per tre anni (per i nati dal 1° gennaio 2016) e la conferma dei voucher per la genitorialità (40 milioni all’anno per il 2017 e il 2018). Prorogati anche i meccanismi del congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti.

Investimenti pubblici

Per gli investimenti locali, viene replicato integralmente il «bonus» sul fondo pluriennale vincolato (valeva 660 milioni quest’anno). Si conferma il blocco delle aliquote locali e salta definitivamente l’aumento delle imposte di sbarco per i viaggi aerei (tutte le novità su www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com).

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