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Migranti, Alfano: stop aiuti a paesi che non fermano le partenze

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3.800 morti nel mediterraneo nel 2016

Migranti, Alfano: stop aiuti a paesi che non fermano le partenze

«L'Europa incapace di dare risposte» al problema dei migranti «accentua la nostra fatica. Bruxelles deve fare i ricollocamenti ed il rimpatrio degli irregolari.
Deve farlo anche usando i fondi della cooperazione: ai Paesi africani diciamo che se non ci aiutano a non far partire le persone noi sospendiamo i soldi della cooperazione». Lo ha detto oggi il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, durante il question time alla Camera, che è tornato anche a parlare del caso di Goro e delle barricate antiprofughi, ribadendo che quei fatti «non sono lo specchio dell'Italia». Intanto in mattinata il sindaco della cittadina emiliana - dove ieri gli abitanti hanno respinto 12 donne migranti - ha assicurato che «noi siamo anche altro» e che in strada erano schierati anche cittadini contrari alle barricate.

Alfano: requisizioni quando comuni non collaborano
Le requisizioni di strutture da parte dei prefetti per adattarle ad ospitare migranti «avvengono quando i Comuni non collaborano» ha spiegato Alfano durante il question time - e se collaborano non c'è motivo per fare le requisizioni». Il ministro ha poi ricordato che nei giorni scorsi ha firmato «una direttiva per dire ai prefetti: prima parlate con i sindaci, ma quando arrivano migranti e c'è da sistemarli in condizioni civili i prefetti li devono collocare in qualche posto».

Goro non sarà un precedente
Su quanto accaduto a Goro (Ferrara), Alfano ha spiegato che «io da ministro mi sono sempre sforzato di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire le protesta e allo stesso tempo anche l'ordine pubblico. Bloccare una strada per non far arrivare 12 donne - ha aggiunto - è qualcosa che non è lo specchio dell'Italia». Quanto avvenuto nella cittadina veneta «non lo consideriamo un precedente» ha aggiunto Alfano, spiegando che «sono state circostanze specifiche ad aver determinato la scelta» di non portare le 12 profughe africane nell'ostello dopo i blocchi stradali dei cittadini.

Unhrc: 3.800 morti da inizio 2016
Il 2016 è l'anno più letale per i migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo, ha detto il portavoce dell'Unhcr, William Spindler, precisando che «possiamo ora confermare che sono almeno 3.800 i migranti» morti o dispersi dall'inizio dell'anno. L'anno scorso Unhcr aveva registrato per tutto l'anno un totale di 3.771 decessi nel Mediterraneo. Ma mentre nel 2015 1.015.078 persone avevano attraversato il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, quest'anno sono finora circa 327.800.
Ad essere aumentato è il tasso dei decessi: nel 2016 una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita, un dato in netta crescita rispetto a 1 ogni 269 dello scorso anno. Nel Mediterraneo Centrale questo dato è addirittura
più alto, con una morte ogni 47 arrivi.

Dalla Camera ok a ddl su minori migranti
La Camera ha approvato in prima lettura la legge sull'accoglienza e la protezione dei minori non accompagnati che arrivano in Italia. Il testo, che ora passa all'esame del Senato per l'ok definitivo, ha ottenuto 333 voti a favore, 11 contrari. Le astensioni sono state 16. La nuova legge riguarderà i circa 20 mila bambini strainieri senza genitori nè tutori legali che dal 1° gennaio 2016 sono arrivati in Italia.
Tra le novità della legge, unica a livello europeo, la norma che prevede che entro 30 giorni dal loro arrivo in Italia i minori debbano avere un tutore, una casa e un progetto di vita. Il provvedimento ridefinisce, infatti, il sistema unico per l'accoglienza incardinato nello Sprar (Sistema per la protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) ma istituisce anche un tutor per ogni minore straniero non accompagnato.

Msf: nuova strage nel Mediterraneo
Sta rientrando in Italia la nave Bourbon Argos di Medici senza Frontiere con a bordo 25 cadaveri recuperati da un gommone carico di persone a 26 miglia dalle coste libiche, dove giacevano immersi in un mix di acqua e carburante. Lo rende
noto la stessa organizzazione. L'arrivo della nave è previsto domani alle 11 a Reggio Calabria. Msf ha soccorso anche 107 superstiti dallo stesso barcone e altre 139 persone da un altro vicino.

Covassi: su quota migranti problema resta difficile

Il sindaco di Goro: a noi dimostrare che siamo altro
«Io adesso devo rimettere assieme le anime, devo spiegare a quelli delle barricate di che cosa si trattava e di cosa si tratta quando si parla del fenomeno dei migranti» ha detto il sindaco di Goro, Diego Viviani, dopo le polemiche scoppiate a seguito delle barricate antiprofughi. « Non devono solo sentire le malelingue e le affermazioni volutamente contro, ma anche i pro e i contro come è giusto che sia», ha aggiunto Viviani, spiegando che quella dei cittadini è stata «una reazione a caldo, e adesso a mente fredda dobbiamo dimostrare di essere altro da quello che siamo stati dipinti un po' troppo frettolosamente» .

D'Alema: Goro? Responsabilità di chi alimenta paura
«Sono fatti che lasciano un senso profondo di preoccupazione» ha detto Massimo D'Alema commentando i fatti di Goro a margine di un convegno a Roma. «Certamente non è una bella immagine del nostro paese- sottolinea- la responsabilità però non eè dei cittadini ma di chi fomenta la paura irrazionale verso questi rifugiati il cui impatto è abbastanza limitato».
Secondo l'ex ministro degli Esteri «il nostro paese è in grado di accogliere temporaneamente queste persone», il problema è «chi alimenta una campagna di paura».

Frontex: Italia in prima linea, daremo più sostegno
Intanto oggi il direttore di Frontex (la Guardia costiera europea), Fabrice Leggeri, in visita a Roma ha dichiarato che per quel che riguarda la questione migratoria «dobbiamo migliorare il sostegno all'Italia che è in prima linea» e «lo sarà ancora per diverso tempo» perché «senza stabilizzazione della Libia non penso ci possa essere un calo degli arrivi». Attualmente Triton, l'operazione targata Frontex nel Canale di Sicilia, si compone di 450 addetti, nove navi, 3 aerei e due elicotteri e il maggior sostegno al nostro Paese, ha detto Leggeri, potrà concretizzarsi con un potenziamento di questa dotazione, oltre che con un maggior supporto nelle operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari.
Secondo i dati aggiornati al 128 settembre forniti da Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Ue, l'Italia ha eseguito nel 2016 «12.406 rimpatri forzati».

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