Italia

Migranti, Papa: barriere favoriscono traffici criminali. Il sindaco…

  • Abbonati
  • Accedi
Papa: chiusura non è soluzione

Migranti, Papa: barriere favoriscono traffici criminali. Il sindaco di Goro si difende: noi siamo altro

L’emergenza migranti e il dramma dei rifugiati che bussano alle porte dell’Europa torna al centro del magistero del Papa. «Le migrazioni non sono un fenomeno nuovo, ma appartengono alla storia dell'umanità. È mancanza di memoria storica pensare che esse siano proprie solo dei nostri anni», ha spiegato Francesco nel corso dell’udienza generale del mercoledì in Vaticano. Poi, riflettendo sulle parole del Vangelo di Gesù «ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito», ha ricordato come la crisi economica dei nostri giorni porti con se la paura del futuro e induca alcuni ad erigere «muri e barriere», magari oscurando le azioni di «solidarietà» di altri. «Ma la chiusura non è una soluzione- ha ammonito il Pontefice - anzi, finisce per favorire i traffici criminali. L'unica via di soluzione è quella della solidarietà».

Il dovere dell’accoglienza per diocesi e parrocchie
«Nel corso dei secoli», ha insistito il Papa deciso a trasmettere il valore dell’accoglienza del prossimo, « abbiamo assistito in proposito a grandi espressioni di solidarietà, anche se non sono mancate tensioni sociali». Ad esempio Francesca Cabrini, citata dal Pontefice come esempio di donna cristinana «che dedicò la sua vita insieme alle sue compagne ai migranti verso gli Stati Uniti d'America». «Anche oggi - ha poi sottolineato Francesco - abbiamo bisogno di queste testimonianze perchè la misericordia possa raggiungere tanti che sono nel bisogno. E' un impegno che coinvolge tutti, nessuno escluso. Le diocesi, le parrocchie, gli istituti di vita consacrata, le associazioni e i movimenti, come i singoli cristiani, tutti siamo chiamati ad accogliere i fratelli e le sorelle che fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla violenza e da condizioni di vita disumane».

““Cari fratelli e sorelle, non cadiamo nella trappola di rinchiuderci in noi stessi, indifferenti alle necessità dei fratelli e preoccupati solo dei nostri interessi” ”

Papa Francesco 

No alla criminalizzazione dei migranti
Probabilmente ispirato ai fatti di Goro, in provincia di Ferrara, dove lunedì sera un gruppo di cittadini (circa 200 sui 400 residenti) si è opposto all’arrivo di un gruppo di rifugiati in una struttura di accoglienza individuata dal Prefetto, Francesco ha quindi esortato la folla di piazza San Pietro a non lasciarsi ingannare da mistificazioni e semplificazioni che tendono a criminalizzare i migranti. «Cari fratelli e sorelle, non cadiamo - ha detto - nella trappola di rinchiuderci in noi stessi, indifferenti alle necessità dei fratelli e preoccupati solo dei nostri interessi. È proprio nella misura in cui ci apriamo agli altri che la vita diventa feconda, le società riacquistano la pace e le persone recuperano la loro piena dignità».

Il sindaco: «A noi dimostrare che siamo altro»
Delle barricate anti immigrati alzate da una parte degli abitanti di Goro - diventate un caso politico e un esempio in negativo dell’accoglienza dei territori - è tornato a parlare oggi il sindaco del paese veneto, Diego Viviani, che ai microfoni di Sky Tg2 ha ricordato come in piazza e nelle strade ci fossero schierati anche cittadini contrarie alle barriere per tenere lontani i profughi. «Io adesso devo rimettere assieme le anime, devo spiegare a quelli delle barricate di che cosa si trattava e di cosa si tratta quando si parla del fenomeno dei migranti. Non devono solo sentire le malelingue e le affermazioni volutamente contro, ma anche i pro e i contro come è giusto che sia». Ieri, dopo una giornata di polemiche e accuse recipoche, il Prefetto ha disposto il trasferimento delle 12 ragazze del Ghana in un’altro paese. Per il sindaco Viviani quanto successo è stata «una reazione a caldo, e adesso a mente fredda dobbiamo dimostrare di essere altro da quello che siamo stati dipinti un po' troppo frettolosamente e forse anche in maniera un po' cattiva. Adesso noi per primi dobbiamo essere più buoni e fare in modo che gli altri siano più buoni con noi».

© Riproduzione riservata