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il viaggio a Gerusalemme

Mattarella: «Preoccupa lo stallo nel dialogo israelo-palestinese»

Preoccupa il punto morto nel processo di pace fra arabi e israeliani, e questo potrebbe generare nuove ondate di radicalizzazione. Sergio Mattarella lo ha detto esplicitamente di fronte al presidente israeliano Reuven Rivlin, con cui si sta incontrando a Gerusalemme nel secondo giorno della visita di Stato in Israele. La prima visita ufficiale in tutta la regione mediorientale da parte del Capo dello Stato italiano. «C’è grande preoccupazione per il perdurante stallo nel processo di pace israelo-palestinese», ha detto Mattarella nelle dichiarazioni alla stampa con il presidente israeliano Reuven Rivlin a Gerusalemme.

Lo stallo rischia di produrre nuove fasi di radicalizzazione
Il capo dello Stato ha sottolineato che «l’assenza di un orizzonte credibile mette in serio pericolo la soluzione 'due Stati per due popoli'», ha spiegato. «Lo stallo rischia di produrre nuove fasi di radicalizzazione e una preoccupante crescita della radicalizzazione a livello etnico e religioso. È opportuno lavorare per il dialogo e la reciproca comprensione».

“Lo stallo rischia di produrre nuove fasi di radicalizzazione e una preoccupante crescita della radicalizzazione a livello etnico e religioso. È opportuno lavorare per il dialogo e la reciproca comprensione”

Il presidente Mattarella sui rapporti israelo-palestinesi 

Tra Italia e Israele rapporti straordinari
Israele, ha aggiunto Mattarella, «con la sua democrazia così forte e vitale è un modello per tutta la regione, e l’Italia sarà costantemente dalla sua parte ogni volta che dovesse essere messo in dubbio il suo diritto e il suo dovere ad esistere». I rapporti tra Italia e Israele, ha sottolineato il presidente della Repubblica, «affondano radici in tempi antichi.

Si tratta di una lunga storia comune. Sono rapporti straordinari sul piano bilaterale. La nostra cooperazione ha fatto registrare negli ultimi 15 anni uno straordinario percorso. Adesso dobbiamo guardare al futuro anche con maggiore ambizione».

Il terrorismo non ha giustificazione
«Il terrorismo non ha alcuna giustificazione. Siamo dalla parte delle vittime innocenti e continueremo a contrastare ogni incitamento alla violenza da qualunque parte provenga», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «II contrasto al terrorismo costituisce oggi -ha aggiunto il capo dello Stato - uno dei punti prioritari dell'agenda della comunità internazionale».

Mattarella in Israele

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