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Messa defunti, il Papa: cimitero ci ricorda destino di morte e…

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messa a prima porta

Messa defunti, il Papa: cimitero ci ricorda destino di morte e risurrezione

Sono migliaia i fedeli che oggi hanno accolto Papa Francesco al cimitero di Prima Porta, a Roma, per la celebrazione della messa di commemorazione dei defunti. Tra loro anche la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, con l'assessore all'Ambiente, Paola Muraro. «Il cimitero è un luogo dove la tristezza si mischia con la speranza», un luogo «che ci ricorda il nostro destino di morte e risurrezione» ha detto il pontefice, che stamattina su Twitter aveva invitato i fedeli a pregare «anche per i defunti che nessuno ricorda».

Il tweet di Papa Francesco

Il cimitero è triste, ma ci portiamo i fiori come segno di speranza
«Qui la tristezza si mischia con la speranza - ha detto il Papa durante l'omelia della messa per la ricorrenza liturgica dei defunti, celebrata nel piazzale antistante l'ossario del cimitero- perchè la commemorazione dei defunti «ha questo doppio senso: un senso di tristezza, il cimitero è triste, ci ricorda i nostri che se ne sono andati, ci ricorda anche il futuro, la morte, ma in questa tristezza noi portiamo dei fiori, come un segno di speranza, anche posso dire festa, ma più avanti, non adesso».

Virginia Raggi durante la messa celebrata dal Papa (Imagoeconomica)

E«sentiamo che questa speranza ci aiuta» ha continuato papa Bergoglio, «perché tutti noi faremo questo cammino, tutti col fiore della speranza»,
«la speranza della resurrezione». «Chi ha fatto per primo questo
cammino - ha proseguito il papa, parlando a braccio - è Gesù, noi camminiamo il cammino che lui ha fatto, e chi ci ha aperto la porta è lui stesso, con la sua croce ci ha aperto la porta della speranza, per entrare dove contempleremo
Dio». E dunque «torniamo a casa oggi - ha suggerito il Pontefice - con questa doppia memoria, la memoria del passato, dei nostri che se ne sono andati, e la memoria del futuro, del cammino che noi andremo a fare. Con la certezza, quella certezza uscita dalle labbra di Gesù, 'io lo risusciterò nell'ultimo giorno'».

Prima messa fuori dal Verano
Dopo la messa - celebrata insieme con il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente mons. Filippo Iannone, l'ausiliare per il settore nord della diocesi di Roma, mons. Guerino Di Tora, e con il parroco dei "Santi Urbano e Lorenzo" a Prima Porta, padre Zbigniew Golebiewski - il Papa si recherà nelle Grotte della Basilica Vaticana per un momento di preghiera in privato, in suffragio dei Sommi Pontefici lì sepolti e di tutti i defunti. È la prima volta che un pontefice celebra il 2 novembre a Prima Porta (il nome con cui i romani chiamano il cimitero Flaminio): gli altri papi prima di Francesco, infatti, quando hanno scelto di celebrare la messa dei defunti in un cimitero romano hanno sempre optato per quello monumentale del Verano, il più antico della capitale.

Terremoto, il Papa: la mia benedizione alla gente
«Porto la mia vicinanza, la mia preghiera, la mia benedizione a tutta la gente di Norcia e della Valnerina. Sono addolorato per il patrimonio di fede andato perduto». Così ha detto oggi Papa Francesco in una telefonata all'arcivescovo di Spoleto monsignor Renato Boccardo. Il pontefice ha chiamato sul telefono cellulare del presule non appena terminata la visita del presidente della Repubblica Mattarella.

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