Con la rottamazione delle cartelle allargata al 2016 ed estesa anche ai 4.500 Comuni che oggi riscuotono con l’ingiunzione di pagamento, il Dl fiscale collegato alla legge di bilancio ha ottenuto il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Lunedì con l’approdo in Aula il Governo è pronto a chiedere il voto di fiducia per approvare in prima lettura il provvedimento e inviarlo al Senato. Tante le novità che sono state approvate ed alcune all’unanimità, come le oltre e 30 norme di semplificazione degli adempimenti fiscali, dallo stop al tax day del 16 giugno alla pausa estiva sugli avvisi e le comunicazioni delle Entrate.
Pausa estesa anche agli avvisi inviati ai contribuenti per l’accertamento con adesione. Ritocchi al regime dei minimi, voluto dal relatore Paolo Tancredi (Ap) e addio agli studi di settore con l’arrivo degli indici di fedeltà fiscale (si veda il Sole 24 Ore di ieri).
Occorre segnalare che l’ampliamento della rottamazione ai ruoli affidati agli agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2016 (primo esempio, forse, di sanatoria preventiva) garantisce al Governo un maggior gettito rispetto alle attese iniziali di 1,4 miliardi di euro nel biennio 2017-18. Risorse destinate ad alimentare il Fondo di Palazzo Chigi per le spese impreviste e che con tutta probabilità saranno utilizzate a “garanzia” delle coperture del decreto (o dei decreti) terremoto all’esame del Senato.
Tra le principali novità introdotte con il pacchetto semplificazioni, messo a punto dal relatore al decreto Giovanni Sanga (Pd), spicca la notifica degli avvisi fiscali a mezzo di posta elettronica certificata a imprese e professionisti oltre che ai contribuenti che ne facciano richiesta. La Pec sarà utilizzata anche per la notifica degli atti sulle operazioni catastali e delle relative sanzioni, nonché per gli atti relativi alle accise (si veda il servizio a pagina 44).
Come ha sottolineato il presidente della commissione Finanze, Maurizio Bernardo (Ap), con «le semplificazioni sono state raccolte le istanze di professionisti e imprese, con cui la parola d’ordine sarà: collaborazione». Un passo importante definito anche dal presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia (Pd), che ha risposto alle opposizioni sull’efficacia della voluntary bis: «La norma non consente scappatoie se inquirenti e autorità controllano».
Dopo un lungo confronto tra maggioranza e Palazzo Chigi è arrivata anche la proroga delle posizioni organizzative temporanee (Pot) dell’agenzia delle Entrate in scadenza il 31 dicembre prossimo. I dirigenti a tempo potranno ricoprire l’incarico fino al 30 settembre 2017 in attesa che l’Agenzia riesca ad avviare i concorsi per sanare definitivamente la querelle sugli 800 dirigenti incaricati e dichiarati decaduti dalla Consulta un anno e mezzo fa.
Tra le novità approvate ieri anche una modifica sui depositi Iva. L’emendamento approvato rinvia a un futuro decreto ministeriale che dovrà fissare le modalità di prestazione della garanzia dovuta dal soggetto che estrae i beni. Si tratta in realtà di un mero rinvio della soluzione del problema prodotto dal decreto legge, secondo cui l’Iva deve essere anticipata dal gestore del deposito al momento dell’introduzione dei beni.
In realtà, un meccanismo efficiente di garanzie era già previsto prima dell’arrivo del Dl per cui andrebbe chiarito meglio in cosa e come dovrà essere innovato questo sistema di tutela degli interessi dell’Erario.
Sempre in materia di Iva dal 2018 arriva la fattura elettronica per il tax free shopping, ossia per acquisti di beni per importo (comprensivo dell’Iva) superiore a 155 euro.
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