Italia

Giubileo: oltre 20 milioni i pellegrini ma poco business

  • Abbonati
  • Accedi
il 20 novembre chiusura dell’anno santo

Giubileo: oltre 20 milioni i pellegrini ma poco business

Tanti i pellegrini per il Giubileo ma pochi affari per la città. Gli oltre 20 milioni giunti per l’anno Santo non hanno spinto il Pil di Roma. Un evento di successo per la cristianità che ha portato a Roma tanti fedeli ma che non si è tradotto in un acceleratore di crescita per l’indotto turistico della città. A pesare un turismo mordi e fuggi e soprattutto i timori di attentati terroristici nella capitale che hanno frenato flussi stranieri e prenotazioni.

Mancano ancora dieci giorni al termine del Giubileo straordinario della misericordia, proclamato da Papa Francesco e aperto l'8 dicembre dello scorso anno e già si comincia a ragionare sugli effetti economici dell’evento . Effetti limitati, le cui proporzioni e numeri saranno definiti meglio delle prossime settimane. La chiusura ufficiale infatti è prevista il 20 novembre, con la cerimonia liturgica solenne nella basilica di San Pietro in Vaticano presieduta dal Pontefice e la chiusura della Porta Santa. Ma già domenica, l'Anno Santo sarà praticamente finito: in tutte le diocesi del mondo infatti i vescovi titolari chiuderanno le porte sante delle loro cattedrali, nonché nei santuari. A Roma, sarà il cardinale vicario Agostino Vallini a chiudere nel pomeriggio la Porta Santa della cattedrale di San Giovanni in Laterano. Poco prima e poco dopo, nella capitale saranno chiuse anche quelle delle altre due basiliche papali: San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore.

«Siamo certi che questi ultimi eventi giubilari saranno vissuti con la stessa intensità ed esperienza di preghiera con cui abbiamo visto celebrare l'intero Anno Santo» è stato l'auspicio di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per l'Evangelizzazione e coordinatore vaticano per il Giubileo, ricordando che «la chiusura della Porta della Misericordia non esaurisce l'impegno della Chiesa ma, alla luce del Giubileo vissuto, ne rafforza la testimonianza».

Monsignor Fisichella: non è stato un flop
Doveva essere un anno di pace e di dialogo tra i popoli ma è stato scosso già poco dopo l’apertura dagli attentati terroristici in Francia e Belgio. « Il Giubileo non è stato un flop - ha ribadito Fisichella - all'8 di novembre sono venuti a Roma 20.414.437 pellegrini. L'anno della misericordia doveva portare un anno di pace, di dialogo tra le religioni. Un anno in cui noi, purtroppo, abbiamo vissuto almeno in Europa e non solo, delle situazioni di particolare violenza a causa dell'Isis». Per monsignor Fisichella, la scelta di Bergoglio di aprire la prima porta santa in Centrafrica è stata decisiva: «Bangui rappresenta una povertà enorme e quindi il Papa ha certamente voluto significare la chiesa che è attenta a tutte le povertà del mondo, a tutte le povertà, non solo quelle che socialmente sono le più evidenti».

Roscioli: evento importante che ha contenuto la frenata di Roma
«Il terrorismo internazionale ha pesato molto sugli arrivi nella capitale - conferma Giuseppe Roscioli presidente di Federalberghi Roma - la crescita attesa per il 2016 è stimata intorno all’1,2 % , poco rispetto al +4/5% nel mondo».

Troppo poco. Roma non è cresciuta abbastanza potremmo dire, nonostante il Giubileo che certamente ha contribuito a contenere la frenata che sarebbe stata certamente più dolorosa per l’economia della città. A soffrire in Europa però anche altre capitali come Parigi e Bruxelles. Invece, prosegue Roscioli «le altre città in Italia sono andate bene: penso a Milano, Firenze, Napoli. Complessivamente, l’Italia è andata bene, è cresciuta del 9% nei primi 9 mesi dell’anno» sottolinea il presidente di Federalberghi Roma. A pesare sui numeri della Capitale anche il degrado e la condizione di abbandono della città negli ultimi anni. «L’impatto di Mafia capitale, le copertine sulla stampa mondiale su emergenza rifiuti , sporcizia, buche non hanno certamente aiutato» ha aggiunto Roscioli. Mediamente a Roma arrivano ogni anno 14 milioni di turisti. Una cifra confermata anche per il 2016 anticipa Roscioli. «Il problema aggiunge - è che restano poco e non tornano». Quanto ha inciso il Giubileo su questi numeri? «Ancora non lo sappiamo con precisione - spiega Roscioli - possiamo al momento dire che un 50% degli arrivi per il Giubileo si sono tradotti per noi in pernottamenti». Complessivamente il turismo vale l’11% del Pil di Roma, circa 15 miliardi. L’ultimo dato disponibile relativo al 2013 parla di una ricchezza prodotta dalla città pari a 134 miliardi.

© Riproduzione riservata