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I DATI ISTAT

Istat, rimbalzo del Pil: +0,3% nel terzo trimestre, +0,9% su anno

Rimbalza la crescita economica italiana nel terzo trimestre 2016. Il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2015. Lo ha reso noto l’Istat in base alle stime preliminari. Nel secondo trimestre dell'anno la crescita era stata pari a zero.

Migliora pertanto il Pil acquisito per quest’anno. La crescita che si registrerebbe se negli ultimi tre mesi del 2016 la variazione congiunturale del prodotto interno lordo fosse nulla è di +0,8 per cento.

Va ricordato a tal propositio che nella nota di aggioramento al Def e nel piano di bilancio inviato a Bruxelles, il governo stima una crescita del Pil dello 0,8% nel 2016 e dell’1% nel 2017. Il dato diffuso oggi dall’Istat è corretto per gli effetti di calendario.

Il terzo trimestre del 2016, ricorda l’Istat rendendo noti i dati, ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una in meno rispetto al terzo trimestre del 2015.

Renzi: con riforme sale Pil, senza sale spread
«Con le riforme sale il Pil, senza riforme sale lo spread. Avanti tutta, l'Italia ha diritto al futuro #passodopopasso». Così il premier Matteo Renzi ha commentato i dati Istat su twitter.

Padoan: economia su strada giusta, stime affidabili
I dati sul Pil resi noti dall'Istat, «confermano che l'economia è sulla strada giusta e le stime di crescita sono affidabili. Ma occorre spingere per accelerare» ha spiegato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, su Twitter. Entrando all’incontro con il gruppo Pd alla Camera sugli emendamenti alla legge di bilancio, il ministro ha aggiunto che la crescita del Pil nel terzo trimestre «è in linea con le stime del governo».

Pil risale nel terzo trimestre +0,3%, su anno +0,9%
La crescita congiunturale dello 0,3% del Pil nel terzo trimestre 2016 è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'industria e dei servizi e di una diminuzione nell'agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo ampiamente positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte), in parte compensato da un apporto negativo della componente estera netta.

Il confronto internazionale
Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti, dello 0,5% nel Regno Unito e dello 0,2% in Francia. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,3% nel Regno Unito, dell'1,5% negli Stati Uniti, dell'1,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed dell'1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.

Pil I trimestre rivisto al rialzo
Inoltre l’Istat rivede al rialzo il dato del Pil del primo trimestre che passa su base congiunturale allo 0,4% dallo 0,3% (+0,9% su base tendenziale). Nel secondo trimestre la variazione è stata confermata nulla rispetto al trimestre precedente. La crescita registrata a inizio anno è la più alta da circa sei anni, ovvero dal quarto trimestre del 2010, quando - secondo le serie storiche dell'Istituto di statistica - fu registrato un +0,5%.

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