Italia

Padoan: «Economia sulla strada giusta. Da voto Usa segnali…

  • Abbonati
  • Accedi
incontro col gruppo Pd alla Camera

Padoan: «Economia sulla strada giusta. Da voto Usa segnali inquietanti»

L'economia italiana «sta andando meglio e la crescita si sta rivelando un po' più robusta di quanto alcuni, non il ministero dell'Economia, avevano detto». Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, dopo gli ultimi dati positivi dell'Istat sul Pil che prospettano un andamento migliore dell'economia italiana rispetto alle attese più pessimistiche. «Una lezione che ho imparato - ha chiarito Padoan intervenendo alla presentazione del volume 'Conti pubblici, credito, competitività - è che è estremamente difficile produrre un risultato che funzioni ed è molto più facile dire no». E lo scenario non è incoraggiante ha aggiunto il ministro dell’Economia.

Forte incertezza dopo Brexit ed elezioni Usa

Dopo la Brexit infatti che ha «introdotto grandissimi elementi di incertezza, ma con i risultati delle elezioni Usa non solo non abbiamo idea di quella che sarà la politica economica della nuova amministrazione americana ma i segnali messi insieme producono segnali inquietanti» avverte Padoan . Se ad esempio la nuova amministrazione Usa deciderà di perseguire una politica protezionistica, dare un forte stimolo agli interventi pubblici finanziati a debito ed eliminare molte strutture regolatorie del sistema finanziario, mettendo tutto insieme si hanno elementi contraddittori», ha osservato Padoan aggiungendo che «dopo il
voto Usa, quello che sappiamo dalle evidenze degli ultimissimi giorni sui mercati finanziari è che si è percepito un cambiamento di regime: c'è una divaricazione tra mercati equities in espansione e marcati dei titoli in fase depressiva. Per i mercati siamo in un nuovo regime, un nuovo mondo, che può
essere da una parte positivo e dall'altra meno positivo per
alcuni paesi come l'Italia».

Ma accanto alle novità che arrivano da Gran Bretagna e Usa, l'Europa invece «brilla per la sua assenza - ha rimarcato Padoan - e temo che continuerà per più di dodici mesi». Diretto il riferimento al 2017 e agli appuntamenti elettorali in diversi Paesi europei. «Lasciando perdere il referendum, i mesi centrali dell'anno prossimo saranno caratterizzati dalle elezioni in Olanda, Francia e Germania, che hanno già avuto un impatto sulle attività dei policy makers», ha detto Padoan facendo notare che «se mettiamo insieme Brexit, nuova amministrazione Usa e latitanza dell'Ue, i policy makers devono fronteggiare una situazione in cui c'è molto meno conforto dall'ambiente globale per un paese come il nostro. Se viene meno il quadro di riferimento del lungo termine, in una situazione di debolezza dell'Europa e di incertezza internazionale, il Paese può rischiare di più di quanto accaduto finora» avverte il ministro. Che in mattinata su Twitter aveva confermato la fiducia nelle scelte del Governo.

Spingere sulle riforme per accelerare

«L'economia è sulla strada giusta e le stime di crescita sono affidabili. Ma occorre spingere per accelerare» aveva ribadito Padoan, subito dopo la pubblicazione dei dati Istat sul Pil in mattinata. Dati, ha poi detto il ministro dell'Economia arrivando alla Camera per l'incontro con il gruppo Pd sulla legge di Bilancio, «in linea con le stime del governo». Io, ha proseguito il ministro, « sono soddisfatto e il Paese credo sia soddisfatto perché la crescita sta arrivando e anche in modo sostenuto».

Stime: «Avevamo ragione noi e torto altri»
«Il dato sul Pil - ha detto il ministro Padoan appena entrato all’incontro con il gruppo Pd sulla legge di bilancio - dà ragione a noi e torto ad altri», facendo riferimento, senza citarla, alla diatriba con l’Ufficio parlamentare di bilancio, che vide governo e Upb contrapposti sulle stime di crescita contenute nella nota di aggiornamento al Def. «Ci sono dei risultati, per vezzo potrei dire che le stime del governo sono state confermate e smentite quelle di altri».

Istat, rimbalzo del Pil
L’Istat ha comunicato che i dati preliminari sul Pil relativi al terzo trimestre pubblicati oggi - che stimano un'espansione dello 0,9% su base annua e dello 0,3% rispetto al trimestre precedente - portano allo 0,8% la crescita acquisita per il 2016, ovvero quella che si calcolerebbe se nel quarto trimestre il Pil si rivelasse immutato rispetto al terzo. Il dato suffraga le stime contenute nel Def, che fissano appunto la crescita allo 0,8% nel 2016. Non è da escludere che ulteriori positivi dati macroeconomici potrebbero spingere i principali revisori a migliorare le proprie stime sull'economia italiana, colpite nei mesi scorsi da una raffica di revisioni al ribasso.

Manovra con pilastri solidi
Ci sono state richieste di modifiche alla legge di bilancio? «No, assolutamente. Ho esposto i pilastri della manovra che mi sembra siano molto solidi e questo è stato riconosciuto da tutti gli intervenuti», ha poi aggiunto il ministro al termine della riunione col gruppo Pd alla Camera.

Il governo apre su “Opzione donna”
Intanto il governo apre al rifinanziamento di “opzione donna”, ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, dopo averlo chiesto esplicitamente al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Damiano ha chiesto al governo di proseguire, in proporzione ai risparmi dello scorso anno, il regime sperimentale per la pensione anticipata delle donne. Padoan ha risposto precisando di aver già firmato per la parte di sua competenza. Ora la 'pratica' è passata al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, visto che si tratta di un atto che interessa entrambi i dicasteri.

© Riproduzione riservata