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Xi Jinping a cena con Renzi in Sardegna: gli obiettivi della visita

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Xi Jinping a cena con Renzi in Sardegna: gli obiettivi della visita

Il presidente cinese Xi Jinping con Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi e con il premier italiano (Ansa)
Il presidente cinese Xi Jinping con Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi e con il premier italiano (Ansa)

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato questa sera a cena al Forte Village di Pula, a Cagliari, il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, accompagnato da una folta delegazione. «Tra qualche ora incontriamo il presidente della Repubblica popolare di Cina che ci onora con la sua presenza», ha detto il premier in una iniziativa pubblica a Cagliari. «Dobbiamo lavorare sul Sulcis con sempre maggiore determinazione, dobbiamo attrarre investimenti», ha aggiunto il premier. Renzi è accompagnato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Xi è sbarcato nell’isola per uno scalo tecnico, proveniente dalla riunione Cop 22 sul clima a Marrakech e in viaggio per l'America Latina . Visita non ufficiale che assume però un significato importante. Anche all'indomani dell'esito delle elezioni americane e dei nuovi venti protezionistici che potrebbero spirare dall'altra parte dell'oceano. Con Xi che, a porte chiuse, probabilmente vorrà tastare il clima in casa di un alleato storico di Washington, come Roma. E dall'altra Renzi che nel nuovo scacchiere potrebbe guardare con interesse a rafforzare ulteriormente i rapporti con Pechino. Con un occhio all'economia e una sempre più stretta collaborazione non solo nei settori tradizionali ma anche nell'innovazione, cavallo di battaglia del premier. Renzi ha già visto Xi a settembre, a margine del G20 di Hanghzou, in Cina.

In quell'occasione ha incontrato anche molti investitori cinesi, 7-8 nomi che rappresentano circa il 20% del Pil del paese e ha rivisto Jack Ma, patron di Alibaba, con il quale punta a rafforzare una collaborazione già in piedi. E la visita lampo in Sardegna di Xi potrebbe essere l'occasione anche per fare il punto sugli investimenti del colosso di telefonia mobile cinese, Huawei, pronto ad aprire un laboratorio di innovazione a Pula nella sede del CRS4, il Centro di ricerca regionale. Sul piatto circa 20 milioni di euro per progetti di Smart&Safe City, le cosiddette città intelligenti.

Non sono previste firme o accordi nero su bianco ma l'incontro potrebbe essere l'occasione anche per un punto sul gemellaggio sardo-cinese nel turismo, un settore su cui l'isola punta per accaparrarsi una fetta dei 400 milioni di persone che viaggeranno nei prossimi anni. I cinesi, popolo tra i più longevi al mondo, guarderanno probabilmente con attenzione anche gli studi sviluppati in Sardegna per scoprire i segreti dei tanti centenari dell'Isola. E poi lo sport, o meglio il calcio: nel 2017 l'isola, per effetto di un accordo tra le Figc Lnd Sardegna e la società cinese Tmt, ospiterà campi estivi per studenti cinesi allo scopo di incentivare la pratica del calcio, ma anche scambi culturali e attività di intrattenimento.

Prima della cena con Renzi, Xi ha visitato il complesso archeologico di Nora, in provincia di Cagliari. Accolto dal presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru e accompagnato dalla moglie e da una delegazione di ministri e autorità, Xi Jinping lungo il percorso durato circa un'ora si è soffermato nei due stand allestiti con i prodotti tipici sardi dell'agroalimentare e dell'artigianato già esportati in Cina.

«Il rapporto della Sardegna con la Cina è molto solido e si sta intensificando anche dal punto di vista commerciale ed economico, soprattutto nei settori Ict e agroalimentare - ha sottolineato il governatore sardo - Pensiamo a Huawei. O ad Alimenta, che in Cina esporta il 95% della sua produzione di latte ovino in polvere per neonati e che grazie a un accordo societario con la cinese Blu River Dairy ha programmato investimenti per 40 milioni nei prossimi 10 anni in Sardegna. Per noi è un grande onore ospitare nella nostra terra il presidente Xi Jinping ed è un'occasione per far apprezzare qui le nostre eccellenze e creare i presupposti per altri importanti accordi commerciali».

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