«Abbiamo di fronte dei serial killer, persone che vogliono attentare alla vita dei nostri figli tra vent’anni». Beppe Grillo, nel video-appello lanciato dal suo blog in vista del voto referendario, spara in tutte le direzioni. Nella riforma «c'è una clausola di supremazia, vuol dire che il governo avoca a sé tutti i contratti. Io devo avvisarvi, questa clausola significa che le multinazionali faranno direttamente i contratti con il governo», spiega il fondatore e garante del M5S sottolineando, per esempio, le ricadute di ciò sull'ambiente. Talvolta i contenuti puntano a fare grossi boati. «Qui siamo oltre la dittatura, perché se fosse una dittatura e si facesse riconoscere, un Pinochet, un generale con le medaglie che dice “sono un dittatore”, allora uno si organizza, va in clandestinità, fa il Carbonaro, reagisce, fa delle cose». E ancora quando dice che «siamo con un involucro di nulla riempito di nulla che sta svendendo il futuro di tuo figlio, di mio nipote, dei tuoi parenti, a delle multinazionali che verranno qua e prenderanno qualsiasi cosa».
«La disinformazione crea depressione»
Il «problema» della disinformazione, per Grillo, su temi come la riforma o la crisi «è che se non c'è interesse in queste cose c'è la depressione, e guardate che è dipinta sulla faccia di migliaia di persone, milioni di persone. Questa latente insinuante depressione che hai dentro, che non la tratti neanche più coi psicofarmaci, c'è un'ansia che hai dentro. E questa depressione vuol dire solo una cosa: che hai interiorizzato la colpa. E adesso è colpa tua, ti portano via l'articolo 18 e ti portano via l'acqua pubblica e ti portano via i soldi ai partiti, benissimo è colpa tua, l'hai talmente messa dentro questa colpa che non reagisci più». In un'analisi dei trend di Google, nel Grillo-pensiero, risulta che sulla riforma il picco delle persone che si informavano è stato «nel 2006». Raggiunto sulla parola crisi un simile risultato invece nel 2008. «Picco e poi indifferenza, picco e poi non conoscenza, desiderio di non informarsi più».
«Vogliono riportarci al Paleolitico»
Prende corpo nelle parole dell’ex comico anche un discorso che suona come un vero e proprio appello alle coscienze pentastellate. «Siate vigili, guardate il vostro territorio, proteggetelo come se fosse una vostra amante, vostra fidanzata o vostra moglie. Abbiamo bisogno di questi temperamenti oggi, contro questi fossili che vogliono di nuovo rifarci piombare nel Paleolitico perché sono nel Paleolitico loro. Il lavoro sarà una trasformazione epocale, dopo il 2020-30 ci sarà una produttività a 1000, coi posti di lavoro che diminuiranno avremo flussi di gente senza lavoro, cosa faremo, non saremo neanche attrezzati. O mettiamo un reddito universale, un reddito di cittadinanza, con le tecnologie lievi, leggere e rinnovabili, avere un mondo diverso un pensiero diverso». Il discorso sembra (apparentemente) prescindere dall’interesse diretto ad affossare la consultazione di dicembre. «Vi prego, Sì o No non è un problema, volete non andare a votare? Siete degli egoisti se non ci andate, ma egoisti veramente, perché pensate solo al vostro culo. Allora va bene pensateci, io non ho il diritto di giudicare nessuno».
Renzi: serial killer? Grillo in difficoltà per le firme false
Ma, a stretto giro, viene servita la replica del premier, via “Matteo risponde”. «Ragazzi non cascateci, non cadete nel tranello, è una tecnica e Grillo è uno straordinario professionista della comunicazione. Grillo e il M5S sono in difficoltà, hanno il problema delle firme false. Inventano una frase a effetto, tutti gli rispondono e nessuno parla più delle firme false. L'accusa sui serial killer è un'accusa falsa come i profili che ci insultano sui social».
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