Altolà della Commissione Bilancio della Camera agli emendamenti alla legge di bilancio che legavano l'assegno alla situazione economica delle famiglie. Ha infatti ricevuto parere contrario di relatore e governo l'emendamento del Pd che stabiliva per il riconoscimento del bonus un tetto massimo di 25mila euro di valore Isee. Bocciata anche una proposta sovrapponibile avanzata da Pippo Civati.
Estesa no tax area per studenti universitari
Più estesa la no tax area per gli studenti universitari, prevista dalla manovra per studenti in corso di famiglie con meno di 13mila euro di Isee. Lo prevede un emendamento a prima firma Ghizzoni (Pd) e sottoscritto da tutti i deputati dem della commissione Cultura, approvato dalla commissione Bilancio della Camera. «Con il mio emendamento - spiega la prima firmataria - il provvedimento di sgravio viene esteso alle lauree magistrali e agli studenti fino al primo anno
fuori corso, in modo da coprire una fascia assai più ampia di studenti di tutti i corsi di studio. Inoltre, a vantaggio delle famiglie del ceto medio impoverito, la fascia di calmieramento è stata estesa fino a 30mila euro (da 25mila di Isee) e l'aliquota abbassata al 7% (dall'8%). Infine anche i corsi di dottorato di ricerca, a cui si accede per concorso a numero chiuso, diventano gratuiti. Si è pensato anche ai bilanci universitari perché l'emendamento ha portato da 85 a 100 milioni il fondo disponibile per compensare gli atenei del calo di gettito dovuto
alla nuova decontribuzione».
Si allentano criteri di commissariamento ospedali
Si allentano i criteri per il commissariamento delle aziende ospedaliere locali in rosso. Un emendamento alla legge di bilancio approvato dalla Commissione Bilancio della Camera porta dal 5% al 7% dei ricavi (e da 5 a 7 milioni in valore assoluto) la soglia di scostamento oltre la quale scatta il ricorso al commissario. Nonostante la revisione del numero, si tratta comunque di una stretta rispetto alla legge di stabilità 2016 che prevedeva una percentuale del 10% e un valore assoluto di 10 milioni. Mentre risulta al momento accantonato l'emendamento Pd alla legge di bilancio che abolisce le regole sulla nomina dei commissari straordinari alla sanità nelle Regioni commissariate. L'attuale normativa, inserita nella legge di stabilità 2015, prevede che la nomina a commissario «è incompatibile con l'affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento».
Fondo sostegno natalità per nati dopo 1° gennaio 2017
Potranno accedere all'apposito fondo rotativo istituito a Palazzo Chigi, denominato «Fondo di sostegno alla natalità» per l'accesso al credito mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari, le famiglie con uno o più figli, purché nati o adottati dal 1° gennaio 2017. È quanto specifica un emendamento del relatore Mauro Guerra (Pd) alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio della Camera alla ripresa dei lavori questa mattina. Ad ora il testo della manovra parla genericamente di «famiglie con uno o più figli, nati o adottati». Il Fondo, istituito dalla legge di Bilancio, ha una dotazione di 14 milioni di euro per l'anno 2017, 24 milioni di euro per l'anno 2018, 23 milioni di euro per l'anno 2019, 13 milioni di euro per l'anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021. Un altro emendamento approvato, della commissione Affari sociali, specifica che il dm con i criteri e le modalità di organizzazione e di funzionamento del Fondo dovrà arrivare entro 90 giorni dalla data di entrata della legge di Bilancio.
Voucher anche ad assistenza bambini malati cronici
Il voucher asili nido, ovvero il buono di mille euro su base annua in 11 mesi per i nati dal 2016 e che verrà erogato il prossimo anno, viene esteso anche al finanziamento di «forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche». A prevederlo sono due emendamenti alla manovra, di Ap e commissione Affari sociali, approvati dalla commissione Bilancio della Camera.
Sgravi giovani agricoltori a montani e svantaggiati
L'esonero contributivo triennale per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, viene esteso anche ai giovani agricoltori che hanno iscritto la propria azienda nella previdenza agricola nel 2016, e solo nel caso le aziende siano ubicate nei territori montani e nelle zone agricole svantaggiate. In questo senso due emendamenti del Pd e della commissione Agricoltura alla manovra, licenziati con riformulazione dalla commissione Bilancio della Camera.
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