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Scossa in Benetton, Alessandro lascia il cda

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Scossa in Benetton, Alessandro lascia il cda

Alessandro Benetton (ANSA/ANDREA MEROLA)
Alessandro Benetton (ANSA/ANDREA MEROLA)

Alessandro Benetton si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Benetton Group di cui era stato presidente esecutivo fino al 2013. La notizia, anticipata sabato dalla Tribuna di Treviso e confermata successivamente dall’azienda, non è certo una sorpresa. Il manager da tempo si era focalizzato sulla propria società di investimento, 21 Investimenti, prendendo le distante da quanto stava accadendo in Benetton Group, di cui peraltro era stato presidente esecutivo tra il 2010 e il 2013.

Nel prossimo cda sarà nominato il successore indicato dall’azionista Edizione(la holding della famiglia Benetton) e sarà quasi certamente un esterno alla famiglia. All’interno dell’impero fondato dai quattro fratelli Benetton (Luciano, Gilberto, Carlo e Giuliana), Alessandro, figlio di Luciano, manterrà le poltrone di consigliere nel cda di Edizione Holding e nel cda di Autogrill. Non sembra, infatti che Luciano voglia sostituire Alessandro con un altro dei propri figli. Era, infatti, Alessandro la persona designata a prendere le redini della seconda generazione della famiglia di imprenditori veneti.

La seconda generazione Benetton
La visura catastale di Benetton Group riporta già la variazione nel board della società e il nome di Alessandro Benetton è già scomparso. Al momento sono dieci i componenti del cda e fra questi restano tre membri della famiglia, entrati nel maggio 2013 come rappresentanti ognuno dei quattro rami dei fratelli Benetton: Christian Benetton per Carlo (5 figli), Franca Bertagnin Benetton per Giuliana (4 figli), Sabrina Benetton per Gilberto (2 figli).

IL BOARD DI BENETTON GROUP
(Fonte: Atti societari)

Nel board inoltre siedono il presidente Francesco Gori, l’amministratore delegato Eugenio Mario Airoldi e i consiglieri Christian Coco, Fabio Buttignon, Tommaso Barracco, Alfredo Malguzzi, Francesco Panfilo. Con l’uscita di Alessandro sarà ora necessario reintegrare il board con la cooptazione di un nuovo membro e in base alla scelta si capirà se si sta consumando un divorzio fra il ramo di Luciano Benetton e gli altri tre. Peraltro il gruppo Benetton è sempre stato identificato con Luciano, che è l’anima industriale della famiglia.

La decisione di Alessandro
All’origine della decisione dell’imprenditore cinquantenne, ci sarebbe, come si diceva, la mancata condivisione sui progetti futuri dell’azienda di Ponzano Veneto.

Alessandro sarebbe infatti contrario alla ristrutturazione aziendale e favorevole a un rilancio del marchio storico di cui il padre era stata la mente creativa. È un ulteriore colpo agli equilibri della famiglia già messi a dura prova dopo la scissione in tre parti dell’azienda dividendola tra la parte industriale (Atlantia che controlla Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma), quella immobiliare e il retail (con il Gruppo Benetton e Autogrill): tutte però facenti capo a Edizione srl interamente controllata dalla famiglia Benetton.

21 Investimenti
Alessandro, laurea a Boston in Business Administration e master ad Harvad, ha fondato 21 Investimenti, e, secondo alcuni non si troverebbe a condividere la stessa visione dello zio Gilberto (l’altro «uomo dei conti», come lo stesso si definiva) sul futuro del gruppo. La holding, che conta oltre 50 professionisti, operanti nelle sedi di Treviso, Milano, Parigi, Ginevra e Varsavia, dal 1992 ad oggi ha completato più di 90 investimenti, raccogliendo risorse per oltre 1,6 miliardi di euro presso investitori istituzionali, sia domestici che internazionali.
Nel 2014 le imprese partecipate dal gruppo 21 hanno generato un fatturato di circa 2,4 miliardi di euro e impiegato circa 13.000 persone.

Nel 2015 è stato lanciato il programma “21 Investimenti III”, con una raccolta complessiva di 343 milioni di euro, in prevalenza da investitori istituzionali internazionali, a riprova di una fiducia verso il tessuto delle medie imprese italiane. Con questo terzo fondo il gruppo ha già investito in 2 aziende, una del Sud (Sifi) leader nell'oftalmologia e una del Nord (Poligof), tra i principali operatori europei nella produzione e commercializzazione di prodotti per il settore igienico-sanitario.

Sempre nel 2015 in Polonia è stato chiuso il programma Concordia per investire 100 milioni nelle medie imprese di quel mercato, mentre in Francia 21 Centrale Partners ha appena lanciato il fundraising del fondo V. Il Gruppo può contare quindi su una massa di circa 800 milioni complessivi da investire nelle medie imprese europee.

Il futuro di Benetton GroupIn realtà l’impero di Ponzano si sta avviando a una svolta epocale con un passaggio complesso verso una gestione sempre più manageriale, voluta in particolar modo da Gilberto Benetton, l’anima finanziaria della famiglia. Nel 2017 infatti a guidare la cassaforte di famiglia, Edizione Holding, arriveranno Marco Patuano come amministratore delegato e Fabio Cerchiai, attuale numero uno di Atlantia, come presidente, prendendo il posto di Gilberto.

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