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Padoan: se vince il No nessuna crisi finanziaria, banche solide.…

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L’intervista su rai 3

Padoan: se vince il No nessuna crisi finanziaria, banche solide. L’economia cresce

Nessuna crisi finanziaria se vince il No. Perché il sistema bancario italiano «è solido». Pier Carlo Padoan getta acqua sul fuoco in merito ai timori di una risposta negativa dei mercati lunedì mattina in seguito alla vittoria del No al referendum. «I mercati temono che la politica riformatrice che avevano apprezzato possa interrompersi, dunque ci sono paure e incertezze» spiega il ministro dell’Economia intervistato da Bianca Berlinguer nella trasmissione Cartabianca, su Rai 3.

A tre giorni dal voto Padoan replica a chi accusa il Governo di aver giocato la carta della paura . «Non credo - ha spiegato l’economista titolare di via XX settembre - che il governo abbia contribuito a provocare allarmismo» ma ammette i rischi dell’impatto della vittoria del No perché «è in discussione una strategia di riforme che ormai dura da 1000 giorni e si e' rivelata efficace». Padoan rivendica l’azione di governo e rilancia: «L'economia cresce al ritmo più alto dal 2011 e crea lavoro. Direzione giusta» dice su Twitter commentando gli ultimi dati Istat su Pil e occupazione.

E poi ironizza. L'evento di domenica? «È Lazio-Roma» scherza il ministro, grande tifoso giallorosso proprio sulla coincidenza tra il derby calcistico romano e il voto per il referendum costituzionale.

Chi era per “No” sta cambiando idea
A tre giorni dal voto sottolinea che «molte persone che pensavano di votare No, stanno cambiando idea. E' sotto gli occhi di tutti che il referendum costituzionale è diventato qualcosa di più complicato».

Con no più difficile raccogliere capitale
Nessun “Armageddon” insomma ma più sfiducia . «Con la vittoria del no - chiarisce Padoan - sui mercati c'è più sfiducia, sarà più difficile raccogliere capitale, ma non c'è una fragilità di sistema» ha spiegato tornando all’articolo del Financial Times che all'inizio della settimana ha parlato del rischio fallimento per 8 banche italiane in caso di vittoria del no al referendum. «Il Financial Times ha detto che ci sarà una crisi finanziaria se vince il No. Questa cosa è sbagliata perche' il sistema bancario italiano nel suo complesso e' solido, almeno solido quanto gli altri» ha spiegato il ministro citando il risultato degli stress test di luglio scorso. Padoan ha ricordato che ci sono otto banche con «otto piani di ristrutturazione diversi».

Quanto invece alla capitalizzazione delle banche italiane in difficoltà per Padoan ci vorrebbero 15-20 miliardi, ma non è necessario l'intervento dello Stato perché «sul mercato si trovano». Alla domanda su chi doveva controllare per evitare il fallimento di Banca Etruria Padoan replica: «io non commento su questa domanda. Rispetto la magistratura e immagino bisognerà proseguire l'indagine».

Lavoro: Padoan, disoccupazione scende ma bisogna fare di più
Sul fronte lavoro «in Italia la disoccupazione scende, soprattuto quella giovanile - ha sottolineato - grazie alle misure del governo. Il problema e' ancora molto ampio, non siamo affatto soddisfatti e bisognera' fare di più». Il calo degli occupati non preoccupa il ministro «perche' e' un dato mensile e come tale e' ad elevata volatilità». Padoan ha ricordato che «da quando il governo e' in carica ci sono quasi 600 mila occupati in più. Sono cresciuti più del pil, non si tratta di accontentarsi ma di fare meglio». Padoan ha sottolineato l'importanza delle riforme strutturali e l'effetto che, nel caso specifico, il jobs act ha avuto e avrà sull'occupazione. «Gli incentivi alle assunzioni hanno funzionato bene, ma ci sono anche altre misure fiscali permanenti come il taglio del cuneo e quelle per
Sud e poi sta entrando in vigore l'effetto delle misure strutturali del Jobs act».
La questione lavoro è stata quindi «aggredita» da una riforma strutturale, e la disoccupazione «andrà giù molto più di adesso. Ci vuole del tempo ma perché sono state messe in atto le politiche giuste» ha ribadito.

Anche sul fronte fiscale il lavoro da fare resta tanto: «Bisogna tagliare di piu' le tasse sul lavoro» ha chiarito Padoan smentendo inoltre ogni legame tra l’accordo sul contratto del pubblico impiego raggiunto ieri e il referendum. «Non c'entra» ha risposto Padoana a Bianca Berlinguer . «L'Italia sta applicando i dettami delle politiche economiche che funzionano meglio, politiche economiche a sostegno del lavoro, dell'occupazione e dell'inclusione sociale, non ci puo' essere crescita duratura senza inclusione sociale».

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