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Referendum, Salvini: non sosterrò alcun governo, si voti. Grillo: discutiamo programma on line

«Non siamo disposti a sostenere nessun governo che tiri a campare ma siamo disposti a votare con qualsiasi legge elettorale la Consulta ci permetterà di fare».
Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa a via Bellerio a Milano all'indomani del referendum costituzionale che ha bocciato la riforma Renzi-Boschi. Mentre il leader dei Cinquestelle, Beppe Grillo, sul blog annuncia che «oggi si inizia a discutere online il programma di governo del Movimento 5 Stelle, partendo dall'energia».

Salvini: ci sconcerta il totonime, primarie subito
Le primarie nel centrodestra servono «il prima possibile. A gennaio? Perché no». Lo ha detto Salvini durante la conferenza stampa a Milano, spiegando che nel centrodestra «non sono ipotizzabili scelte dall'alto o candidature a tavolino».
Il segretario della Lega ha poi spiegato che «una legge elettorale che porta alle grandi coalizioni non va bene», e quindi «un proporzionale puro non mi piace», perché provoca «ammucchiate e gli elettori non sanno chi li governa, poi ci si inventano governi che non sono né carne né pesce. Io voglio che gli elettori scelgano i partiti di governo». Salvini ha quindi aggiunto che «il contributo delle donne e degli uomini della Lega è stato eclatante» per la vittoria del No, ma anche «l'apporto di Berlusconi per il No è stato assolutamente importante, nonostante pezzi di partito e azienda remassero dalla parte opposta». Ma non ha però voluto quantificare il proprio apporto.

Il tweet di Salvini

Salvini: legge di stabilità, disponibili a coprire buchi Renzi
Il leader della Lega si è poi detto disponibile a ragione in Parlamento sulla legge di Stabilità. «C'è una manovra economica-elettorale con miliardi di euro che non esistono - ha sostenuto Salvini - e unicamente nel merito dei numeri e dell'utilità del Paese, siamo disponibili a ragionare con chiunque per chiudere i buchi di Renzi, ma la strada maestra è il voto». Salvini ha detto che conta di «sentire anche Berlusconi nelle prossime ore» e ha aggiunto che per fare un'alleanza di governo «il ritorno alla sovranità monetaria e al controllo dei confini non è negoziabile» e «l'euro è un esperimento fallito».

Grillo: discussione on line su programma governo
«Oggi si inizia a discutere online il programma di governo del Movimento 5 Stelle. Si parte dall'energia. Partecipate! Nei prossimi giorni si inizierà a votare». A lanciare l'appello è il leader M5s Beppe Grillo, con un lungo post sul suo blog in cui sottolinea che «bisogna fare un cambio di pensiero, di energia. L'energia non è solo cambiare del gas o dal metano, arrivare all'idroelettrico o al fotovoltaico o all'eolico, è un cambio di civiltà».

Il programma di governo M5S rilanciato anche su Twitter

Grillo illustra poi l'impostazione del programma dei Cinquestelle spiegando che «allora pensare in avanti, a 50-100 anni, bisogna cominciare adesso a dire: entro il 2025 faremo questo, la transizione dal fossile, e come la fai questa transizione dal fossile alle rinnovabili? Con l'unica politica, che è il sistema fiscale, è l'unica cosa, la politica è il tuo sistema fiscale: detassi il lavoro e tassi chi consuma energia e materie prime». E sottolinea l'esigenza di scelte di governo non fondate sul breve periodo: serve «un piano trentennale-quarantennale dell'energia - scrive - non possiamo avere una prospettiva di 5 giorni in base alla Borsa di Amsterdam che dà il senso e il costo del gas, o in base a un'altra Borsa che determina cosa è più conveniente, il carbone o il metano».
Ed ecco la proposta di Grillo: «La nostra filosofia dovrebbe essere 2-20-20. 2: passare a un consumo medio di energia che è 6 kilowatt la media europea a 2, con l'efficienza e con le tecnologie. Poi da 40 tonnellate pro capite di materiale che consumiamo a 20 tonnellate, e da 40 ore di lavoro a 20 ore di lavoro».

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