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Manovra: allargamento ecobonus e misure per le banche restano fuori

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Manovra: allargamento ecobonus e misure per le banche restano fuori

Con la linea del governo Renzi, che punta a un via libera lampo della manovra al Senato, sono destinate non entrare nel provvedimento alcune misure che la maggioranza si era riservata di esaminare a palazzo Madama. Prima fra tutte il rifinanziamento e l’ampliamento degli incentivi fiscali per la ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici ai condomini e alla prevenzione antisismica. L'articolo 2 del ddl di Bilancio è il solo a non essere stato affrontato nel corso della prima lettura alla Camera.

Salta l’allargamento degli ecobonus
Governo e maggioranza hanno tentato fino all’ultimo di arrivare a una riformulazione degli emendamenti presentati dai gruppi cercando di unificare le possibili modifiche in un solo emendamento. In particolare si trattava di tenere insieme l’allargamento degli eco-bonus ai condomini anche per interventi finalizzati al fotovoltaico e alla bonifica dell'amianto. A questo si voleva aggiungere l’estensione agli incapienti dell'accesso al credito d'imposta per gli interventi sulle parti comuni dell'edificio per riqualificazione energetica e prevenzione antisismica.

Al palo le semplificazioni dei bilanci delle imprese
Gli altri spazi di intervento dovevano riguardare le banche, con le correzioni chieste dalla Banca d'Italia al finanziamento del Fondo di risoluzione, alle Dta e una possibile soluzione al nuovo inciampo, con lo stop del Consiglio di Stato all’attuazione della riforma delle banche popolari. C’erano poi gli enti locali con la ripartizione dei fondi per regioni, comuni, province e città metropolitane; la semplificazione dei bilanci delle imprese alle prese dal 1° gennaio 2017 con i nuovi principi contabili; i giochi con il taglio di circa il 33% delle new slot dagli esercizi commerciali.


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