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Ok del Senato, la manovra 2017 è legge

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legge di bilancio

Ok del Senato, la manovra 2017 è legge

Via libera definitivo dell'Aula del Senato alla legge di Bilancio 2017. Il disco verde sullo stesso testo approvato dalla Camera è arrivato con 166 voti a favore, 70 voti contrari e un astenuto. Archiviata la pratica, nel tardo pomeriggio il presidente del Consiglio Matteo Renzi si èrecato al Quirinale per ufficializzare al capo dello Stato Sergio Mattarella le sue dimissioni da premier. A dettare i tempi è lo stesso premier che twitta: «Legge di bilancio approvata. Alle 19 le dimissioni formali. Grazie a tutti e viva l'Italia». «Sono stati mille giorni straordinari, grazie a tutti e viva l'Italia», scrive poi Renzi su Facebook, soddisfatto per l’ultima manovra del governo Renzi I che considera «un'ottima legge».

Via libera in tempi record
L'articolo 1 del provvedimento, composto di 638 commi e contenente la manovra è stato approvato appena venti mnuti prima della votazione finale con il voto di fiducia (173 sì, 108 no). Gli altri articoli contengono le disposizioni dei ministeri con la parte tabellare fino all'articolo 18 (l'articolo 19 riguarda l'entrata in vigore). Complessivamente l'esame da parte di Palazzo Madama è durato poco più di 24 ore, con i lavori della commissione Bilancio che sono iniziati ieri alle 11 e terminati alle 23 senza il mandato al relatore e un'unica seduta dell'Aula iniziata stamattina alle 9.30.

Santini (Pd): ok a manovra atto di responsabilità verso il Paese
Annunciando il voto favorevole del Pd, nel corso della discussione generale, il capogruppo dem in commissione Bilancio Giogio Santini ha definito il via libera alla legge di Bilancio «un atto di responsabilità verso il Paese per contribuire alla definitiva ripresa dell'Italia e anche rendere meno incerta la crisi aperta dalle annunciate dimissioni del governo».

Il dissenso delle opposizioni
La decisione del governo di porre la fiducia è stata invece duramente contestata dalle opposizioni. Solo il Movimento Cinque Stelle era disposto ad evitare le barricate. La capogruppo di Sinistra italiana Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto al Senato ha attaccato in particolare «l’assurda e ingiustificata decisione di imporre la fiducia», scelta « in linea con tutta la politica del governo: truffaldina sin dalla manovra con cui Renzi è arrivato a palazzo Chigi, cinica e del tutto disinteressata ai problemi e alle sofferenze reali del popolo italiano». A spiegare il no del M5S è stato Luigi Gaetti, che ha puntato l'indice sull’«arroganza della ministra Boschi» venuta in Aula a chiedere la fiducia. Paolo Romani ha spiegato che il giudizio di Forza Italia «non può che essere di netto dissenso per metodo e contenuti della legge» di bilancio e ha sottolineato che «il popolo ha detto no a un governo ricco di slide e povero di idee».

Tecnici Senato: con modifiche Camera migliorano saldi finanze pubblica
Il via libera in meno di 24 ore della legge di bilancio 2017 porta con sè un (lieve) miglioramento dei saldi di finanza pubblica. Secondo il dossier sulla manovra
del Servizio bilancio del Senato in termini di indebitamentonetto delle pubbliche amministrazioni dalle modifiche parlamentari derivano incrementi sul lato delle risorse dell'ordine di circa 1,2 miliardi per il 2017, 1,7 miliardi per
il 2018 e 0,6 miliardi per il 2019, a fronte di aumenti leggermente più contenuti degli impieghi. «Si determina quindi - si legge nel documento - un miglioramento del saldo per circa 14,5 milioni nel 2017, 14,8 milioni nel 2018 e 9,8 milioni nel 2019». Più in dettaglio, per il 2017, prevale il contributo del disegno di legge di bilancio sia sul lato delle risorse (in aumento di circa 813,2 milioni), sia sul lato degli impieghi (+ 798,6 milioni), mentre più contenuto è l'impatto delle modifiche parlamentari apportate al decreto fiscale (circa 348 milioni, sia sul lato degli interventi che sul lato delle coperture).

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