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Governo tecnico o voto subito, le tesi in campo dopo le dimissioni di Renzi

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consultazioni dalle 18

Governo tecnico o voto subito, le tesi in campo dopo le dimissioni di Renzi

È andato a riprendere in auto il figlio maggiore e, dopo essere rientrato a casa, Matteo Renzi è nuovamente uscito, poco dopo le 13, al volante dell'auto di famiglia con la moglie e, probabilmente, i figli. A cronisti e fotografi che lo attendevano sulla strada Renzi ha detto: «Andate a casa, oggi faccio l'autista». Giornata in famiglia per Renzi, a Pontassieve (Firenze), mentre al Quirinale iniziano oggi le consultazioni con Grasso, Boldrini e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. E mentre Renzi ha rilanciato ieri l’ipotesi di un «governo di responsabilità», partiti e movimenti rilanciano le loro tesi sul dopo Renzi.

Giacomelli: intervenire sulla legge elettorale poi al voto
«Sono d’accordo con Renzi, bisogna andare al voto prima possibile. C’è un problema di incertezza e incoerenza sulla legge elettorale tra Camera e Senato, come giustamente avverte il presidente Mattarella, e quindi bisogna intervenire provando a portare subito la riforma in parlamento, senza aspettare la Consulta. Ma l'obiettivo deve essere il voto prima possibile». Lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni comunicazioni Antonello Giacomelli, intervistato questa mattina a 'Radio anch'io' su Radiouno. «Nel Pd serve un chiarimento profondo: personalmente sono per anticipare il Congresso, serve un congresso vero», ha dichiarato Giacomelli.

Grillo: elezioni subito. L’alternativa è un governo politico del M5s
«L'unica soluzione per evitare un nuovo Governo al guinzaglio di Bruxelles e' il voto popolare, il più presto possibile. Sta al popolo italiano decidere se farsi guidare da un altro Governo tecnico o da un Governo politico, non ai partiti o ai burocrati europei», ha affermato Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog. «Al voto. E senza scuse, la legge elettorale c'è già. E se i parlamentari non maturano la loro pensione d'oro chissene frega», si legge nel post . «A questa nuova ondata di austerità c’è una sola alternativa: un governo politico a guida M5S, che decida di reperire le risorse necessarie non da nuovi tagli allo stato sociale ma da sprechi, corruzione e deficit produttivo, ripudiando se necessario i folli trattati europei che ci strozzano dal 2008 e approvando la misura più urgente per il Paese: un reddito di cittadinanza condizionato per aiutare le moltissime famiglie in difficoltà e reintrodurle al lavoro». è scritto sul blog di Beppe Grillo.

Fi: no a larghe intese, subito tavolo sull’Italicum
La linea di Forza Italia non cambia: no a un Renzi bis, niente larghe intese, subito un tavolo per cambiare l’Italicum e poi al voto. Silvio Berlusconi è ad Arcore e mantiene la consegna del silenzio fino a quando non salirà al Colle per le consultazioni. Paolo Romani, capogruppo al Senato, avverte via twitter: «Sia chiaro una volta per tutte. Nessun inciucio con chi ha perso il referendum. Nuova legge elettorale e poi al voto!!».

Salvini: al voto subito
«Solo una strada: voto subito». Lo ha scritto su Facebook il segretario della Lega Matteo Salvini. E il deputato della Lega Gianluca Pini si è detto favorevole all’idea di estendere il Consultellum alla Camera e votare subito senza dover fare un nuovo governo (proposta lanciata dal Foglio).

Buttiglione: no al voto anticipato
«Elezioni immediate sarebbero un tentativo futile di rivincita sul referendum e ci consegnerebbero verosimilmente un parlamento ingovernabile», ha dichiarato Rocco Buttiglione, capogruppo Udc alla Camera, bocciando l'ipotesi di un voto anticipato. Per Buttiglione , visto che il risultato del referendum segna la fine del bipolarismo e obbliga a un serio ripensamento dell'intero problema delle riforme, «bisogna mettere mano immediatamente a una piccola riforma che esplori tutti i margini (consistenti) di miglioramento della efficienza delle Istituzioni a costituzione vigente, cominciando con la riforma dei regolamenti parlamentari». Per lui è «inevitabile che la nuova legge elettorale sia sostanzialmente proporzionale» .

Meloni (Fdi): meglio il Consultellum del quarto governo non eletto
«Il Consultellum è un proporzionale puro, secondo me non il migliore dei metodi. Fermo restando che preferisco questo al quarto governo di fila imposto. Io ho fatto una proposta di modifica dell'Italicum, prevedendo eventuali vizi di incostituzionalità, che mi sembra molto più efficace», ha detto Giorgia Meloni (Fdi) interpellata sulla proposta del Foglio di estendere il Consultellum anche alla Camera.

Maie, nuova legge elettorale poi subito al voto
«L'Italia ha bisogno di un Governo per fare una nuova legge elettorale. E poi bisognerà tornare alle urne il più in fretta possibile», ha sottolineato il presidente del Maie (Movimento associativo italiani estero), Ricardo Merlo che salirà al Colle per le consultazioni sabato alle ore 11.30.

Libertà e giustizia: la legge elettorale sia coerente
In una nota pubblicata sul sito di Libertà e Giustizia e firmata dai componenti del Consiglio di presidenza Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Paul Ginsborg, Tomaso Montanari, Elisabetta Rubini, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky si chiede una legge elettorale coerente che tenga conto di tutto ciò che la Corte Costituzionale ha scritto nella sentenza che ha dichiarato illegittimo il Porcellum. «Dovrebbe essere questo l'ultimo atto dell'attuale Parlamento e potrebbe essere un atto relativamente veloce: da compiersi mentre un governo terzo e responsabile garantisca la correttezza del gioco politico e della futura campagna elettorale».

Quirinale: in diretta le consultazioni


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