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Di Maio: M5S non partecipa a nessun tavolo

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il nuovo esecutivo

Di Maio: M5S non partecipa a nessun tavolo

Luigi Di Maio a “In Mezz’ora”
Luigi Di Maio a “In Mezz’ora”

«La prossima legge elettorale fatta da un Parlamento la dovrà fare un parlamento eletto dal popolo. L'idea di un tavolo sulla legge elettorale è finita. L'idea di aprire nuovamente il vaso di Pandora è solo una scusa per prender tempo, per arrivare fino al 2018». Lo ha dichiarato il vice presidente della Camera (M5S) Luigi Di Maio a “In Mezz’Ora”. E ha ribadito: «Facciamo gli aggiustamenti adesso per omogeneizzare leggi Camera e Senato e dopo aspettiamo la sentenza della Corte costituzionale». Avremo, ha detto mesi di talk show sulle soglie di sbarramento: «Li vedo già Alfano e Verdini a parlare per mesi nei talk show di soglie di sbarramento».

C’è un paese che vuole votare
«C’è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l’ora di cambiare l'Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l’ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit», ha scritto su Facebook Luigi Di Maio (M5s), vicepresidente della Camera. Poi a In Mezz’ora dice che «Matteo Renzi non ha capito il segnale che è arrivato dagli italiani. Dice 'mi sono ritirato', ma lui continua a disporre delle istituzioni e mentre Mattarella stava facendo le consultazioni, lui stava a palazzo Chigi cercando di metterci un uomo suo».

Trasparenza nelle nomine nelle aziende di Stato
Per le nomine dei manager delle aziende di Stato, «chiediamo procedure trasparenti e soprattutto meritocratiche», ha detto Luigi Di Maio. «Le nomine per i vertici delle nostre aziende di Stato dovrebbero improntate sulla meritocrazia e non essere oggetto di scambi politici», ha aggiunto l'esponente pentastellato. Di Maio si augura comunque che prima delle prossime scadenze, «il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni passi la decisione per quelle nomine a un futuro governo eletto in modo democratico».

Giulia Grillo: non legittimeremo l’Esecutivo
«Sicuramente il M5S non starà come le mani in mano di fronte a un governo di Matteo Renzi sotto mentite spoglie», ha detto a SkyTg24 la capogruppo del M5S alla Camera, Giulia Grillo, parlando della formazione del governo Gentiloni. «Troveremo il modo di manifestare il nostro dissenso, non vogliamo legittimare questo governo nemmeno con il voto no alla fiducia, ma faremo qualcosa davanti al Parlamento», ha aggiunto la parlamentare del M5s. Già ieri sera il Movimento 5 Stelle aveva annunciato che non parteciperà al voto di fiducia che dovrà dare il via libera al nuovo governo al termine dell’assemblea congiunta fra senatori e deputati del Movimento. «Non abbiamo pensato a dimissioni di massa né a proteste davanti alla Consulta come è stato detto, anzi abbiamo richiamato la centralità della Consulta. Sicuramente il M5S non starà come le mani in mano di fronte a un governo di Matteo Renzi sotto mentite spoglie».

Toninelli: arriva la marionetta “Renziloni”
All’attacco del nuovo premier su Facebook il deputato del M5s Danilo Toninelli:
«Il Bugiardo di Firenze non si smentisce nemmeno stavolta» ... intanto mette la marionetta “Renziloni” al suo posto e si adopera per far restare tutti i diretti responsabili di tre anni di fallimenti (a cominciare dalla Boschi). L’obiettivo secondo Toninelli è «prendere tempo, meditare vendetta e scrivere una legge elettorale AntiCinquestellum» .

Fico: non molleremo mai
«Coraggio! Loro non molleranno mai, noi neppure!», ha scritto su twitter Roberto Fico, deputato M5s.

Di Battista: chi è privo di diritto d’asilo va espulso
Alessandro Di Battista, deputato M5s, in un'intervista al giornale tedesco Die Welt, pubblicata sul blog di Grillo, parla della posizione del movimentosui migranti. Qual è la vostra posizione sul tema delle migrazioni? «Bisogna trovare soluzione ai grandi focolai di crisi internazionali, senza ricorrere alle bombe. I profughi con diritto di asilo devono essere accolti in Europa - ha dichiarato Di Battista - e distribuiti uniformemente in tutti i paesi membri. Chi è privo di diritto d'asilo in questo momento storico deve essere espulso. Il termine espulsione non deve essere ricondotto alla destra, alla sinistra, o alla xenofobia. Noi siamo per la cooperazione internazionale e siamo contro un intervento armato in Iraq e Afghanistan».

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