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Enit: a Natale +10% di turisti da paesi big spender

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AL via Osservatorio sul turismo europeo

Enit: a Natale +10% di turisti da paesi big spender

Quest'anno, l'Italia sotto le Feste di Natale sarà una delle mete in crescita del turismo mondiale. È quanto assicura Fabio Maria Lazzerini, consigliere dell'Ente nazionale italiano del turismo (Enit), che per lo scorcio finale del 2016 prevede un andamento «molto positivo» degli arrivi nel Belpaese, con «un aumento intorno al 10%, in linea con la crescita di quest'anno, con flussi molto segmentati rispetto a vari paesi». La buona notizia, ha sottolineato Lazzerini a margine della presentazione a Roma dell'Osservatorio permanente sui piani strategici del turismo europeo, riguarda anche la capacità di spesa dei turisti in arrivo a Natale, tutti provenienti «dai Paesi maggiormente spendenti». Parliamo dei paesi del nord Europa e del Golfo, Cina, ma anche Corea, Brasile e Argentina.

Effetti della percezione di un’Italia al sicuro dal terrorismo
e della percezione Il piccolo boom del turismo straniero invernale in Italia su cui scommette l'Enit è frutto della combinazione di vari fattori. Per Lazzerini si cominciano a sentire «gli effetti degli investimenti e del lavoro fatto dall'Enit che si è rilanciata, e in primis, dal ministro Franceschini che ha spinto molto per rafforzare il turismo italiano. E questo è il motivo più interessante perché - ha chiarito Lazzerini - diventa strutturale e organico il lavoro di promozione che stiamo facendo in maniera molto moderna, nella scelta dei Paesi nei quali la facciamo, nel rapporto con le Regioni e con gli operatori privati, che è decisamente migliorato». In tempo di Isis e terrorismo islamico pesa poi il fattore sicurezza. L'Italia, ha ammesso Lazzerini, «beneficia anche in questa fase storica di problemi di percezione di sicurezza di altri Paesi. Tuttavia, va detto che, quando un cinese guarda all'Europa guarda come a un tutt'uno, e quindi non fa distinzioni ritenendo che tutta l'Italia sia pericolosa».

Imparare dalle strategie dei 10 paesi top player del turismo
Per sfruttare a pieno e incoraggiare il trend turistico positivo che interessa l'Italia la programmazione strategica resta fondamentale. Un contributo in questo senso arriva dal primo Report dell'Osservatorio permanente sul turismo europeo, promosso da Confturismo-Confcommercio e realizzato con la partnership scientifica di Ciset-Università Cà Foscari Venezia. In vista del Piano Strategico per lo sviluppo del Turismo in Italia (PST 2017-2022) il Report costituisce la prima analisi comparata della pianificazione strategica nei paesi top player del turismo nel Vecchio Continente. Come confermano i 607,6 milioni di turisti internazionali entrati nelle frontiere nel 2015 (oltre il 51% dei flussi turistici mondiali) Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Olanda, Portogallo, Regione fiamminga del Belgio, Regno Unito e Spagna hanno molto da insegnare al nostro modo di “gestire” la risorsa turismo.

Cultura ma non solo: puntare su trasporti e servizi turistici privati
Quando si parla di turismo, imparare dai migliori significa puntare su criteri innovativi di segmentazione della domanda e sulla cultura come fattore centrale nelle scelte dei turisti stranieri, ma in questo caso cercando di andare oltre le sole bellezze artistiche e architettoniche. Secondo il Rapporto, intitolato «I Pst nella competizione turistica europea – Focus su Francia e Inghilterra», l'Italia dovrebbe anche prendere esempio dai 10 paesei top player anche per quanto riguarda lo sviluppo dei trasporti, da utilizzare come leva per ampliare il raggio di azione e spostamento del turista dai centri di attrazione “classica” del movimento turistico alle nuove aree. Altro fattore chiave lo sviluppo di una politica concreta di sostegno per lo sviluppo e la riqualificazione dell'offerta privata di servizi turisti.

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