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Referendum, De Luca indagato per istigazione al voto di scambio

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dalla procura di napoli

Referendum, De Luca indagato per istigazione al voto di scambio

(Ansa)
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Istigazione al voto di scambio: è l'ipotesi di reato per la quale il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura partenopea. Si tratta dell'inchiesta scaturita dall'audio, pubblicato dal sito de ''Il fatto quotidiano'', dell'incontro avvenuto in un albergo napoletano alla vigilia del referendum per la riforma costituzionale dello scorso 4 dicembre tra De Luca e circa trecento sindaci della Campania. Nel corso di un intervento- iume il governatore aveva sollecitato i sindaci a svolgere una intensa campagna per il Sì. Secco no comment da parte del governatore: «Avanti tranquilli o moriamo di avvisi» ha detto oggi De Luca a margine della presentazione di nuove strutture nell'Ospedale del Mare di Napoli.

L'inchiesta
La Procura il 24 novembre scorso aveva aperto un fascicolo senza ipotesi di reato - il cosiddetto modello 45 - , mentre ieri il fascicolo è stato invece inserito al modello 21 con l'iscrizione di De Luca nel registro degli indagati. De Luca, replicando alle polemiche, aveva parlato di «reato di battuta», sottolineando il contesto ridanciano che avrebbe caratterizzato il suo invito, anche con la prospettazione di finanziamenti da parte del governo, a impegnarsi per il successo del Sì.
Fonti giudiziarie spiegano che l'iniziativa della procura si collega alla necessità di interrogare alcuni testimoni, che altrimenti, con la permanenza del fascicolo al modello 45, non si sarebbero potuti ascoltare. Ieri è stato interrogato un collaboratore di De Luca, presente all'incontro con i sindaci, e nei prossimi giorni saranno convocati altri testimoni, tra cui esponenti del comitato per il Sì che organizzò l'incontro. Tra questi figurano anche Piero De Luca, figlio del governatore della Campania, e Francesco Nicodemo. Non è escluso che possa essere richiesta anche la testimonianza di qualche sindaco.

De Luca: livello imbarbarimento lascia senza parole
«Quando hai la coscienza tranquilla si va avanti oppure qui moriamo di avvisi di garanzia mentre i cittadini non hanno neanche i servizi essenziali» ha detto De Luca nel corso dell'inaugurazione all'ospedale di Napoli. E, riferendosi a Verdoliva, commissario per l'ultimazione della struttura inaugurata, ha detto che è necessario «avere dirigenti che non hanno paura di mettere una firma, e che mettono in conto di ricevere un avviso di garanzia». In serata sui social il governatore ha scritto: «Il livello di imbarbarimento a cui siamo arrivati nel nostro Paese lascia ormai senza parole. Come sempre, tranquilli tutti. Nessuno si distragga. Al lavoro».

Il tweet di De Luca

De Magistris: corretto ci siano verifiche giudiziarie
«Credo che sia un atto dovuto che si accerti quanto accaduto in alcune giornate della campagna referendaria - ha commentato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, - mi sembra corretto che ci siano delle verifiche giudiziarie perché quello che abbiamo ascoltato e visto in questa campagna elettorale è andato molto oltre la dialettica politica».
De Magistris, nel sottolineare che non gli competono «valutazioni su fatti giuridici», ha rimarcato la sua posizione «distante dal punto di vista politico dal metodo, dal contenuto, dalla forma e dai toni con cui alcuni hanno cercato di orientare il voto verso il Sì in questa campagna referendaria». Secondo l'ex pm il 4 dicembre «la gente ha guardato molto più lontano e non sono bastati gli appelli a fritture di pesce per condizionare un voto che è stato inequivocabile in favore del No e che ha dato una bella batosta all'accoppiata Renzi - De Luca».

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