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Mattarella: «L’Italia è frontiera Ue, servono scelte…

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cerimonia di auguri al corpo diplomatico

Mattarella: «L’Italia è frontiera Ue, servono scelte concrete»

Mattarella saluta un’ambasciatrice (Ansa)
Mattarella saluta un’ambasciatrice (Ansa)

L’Italia nell’emergenza migranti «è frontiera d’Europa» e sollecita una solidarietà della Ue che deve compiere «scelte lungimiranti, concrete e visibili». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della tradizionale cerimonia di auguri al Corpo diplomatico al Quirinale. Servono risposte di ampio respiro, «prima di tutto nei Paesi e nelle aree nelle quali queste tematiche emergono con maggior forza». Per il capo dello Stato investire nello sviluppo dell'Africa «equivale a investire anche sul futuro dell’Europa dal momento che la questione migratoria rappresenta - forse più di ogni altra - la sfida culturale del nostro tempo».

“Il terrorismo non cessa di mietere vittime innocenti e i recentissimi attentati in Giordania, Turchia, Egitto e Nigeria sono soltanto le ultime testimonianze di questa drammatica catena di estremismo e di furia distruttrice»”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella 

Terrorismo, drammatica catena di furia distruttrice
Il terrorismo, ha sottolineato Mattarella, « non cessa di mietere vittime innocenti e i recentissimi attentati in Giordania, Turchia, Egitto e Nigeria sono soltanto le ultime testimonianze di questa drammatica catena di estremismo e di furia distruttrice».

L’agonia di Aleppo conferma che il sonno ragione genera mostri
«L'agonia di Aleppo - ha detto il capo dello Stato - conferma di come le guerre odierne si combattono essenzialmente a spese dei civili, delle famiglie, dell'incolpevole infanzia, è una ferita per la coscienza di ciascuno di noi e suona testimonianza di come davvero il sonno della ragione generi mostri».

Diplomazia ora più che mai richiede saggezza
«Oggi più che mai - ha detto Mattarella ai diplomatici - l'esercizio al quale quotidianamente vi dedicate richiede visione, saggezza e lungimiranza per identificare i rischi, ma anche per saper cogliere le tante opportunità che sono spesso più prossime di quanto si riesca ad immaginare».

Bene i social media, ma non bastano a capire la realtà
I nuovi mezzi di comunicazione, ha sottolineato il capo dello Stato, rappresentano un progresso ma non bastano a capire la realtà esercizio per cui è ancora indispensabile il dialogo e la mediazione. Si tratta di un «progresso epocale», anche se «a questa larga condivisione degli avvenimenti», «non ha corrisposto, con analogo ritmo, l'aumento della capacità di comprendere i problemi, di confrontarsi con gli altri e di analizzare le cause profonde dei fenomeni che caratterizzano la nostra epoca». Ma ruolo e doti dei diplomatici sono «la comprensione di avvenimenti», «la capacità di attenzione e di ascolto», «l’arte della composizione» che è «elemento cardine della democrazia».

Gli auguri del Corpo Diplomatico al Presidente Mattarella

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