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Terrorismo, il Viminale espelle tunisino residente a Ravenna

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134° provvedimento dal 2015

Terrorismo, il Viminale espelle tunisino residente a Ravenna

Nuova espulsione dall'Italia «per motivi di sicurezza dello Stato» di un sospetto estremista islamico, la seconda di gennaio, la 134ma dall'inizio del 2015, disposta dal Viminale che prosegue nell'azione preventiva per il contrasto del terrorismo. Destinatario del provvedimento di accompagnamento alla frontiera firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti è un 26enne tunisino residente a Ravenna, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo rilasciatogli nel 2011 perché sposato con una cittadina italiana, rimpatriato dall'aeroporto di Fiumicino con un volo diretto a Tunisi.

Le frasi sospette pubblicate sul profilo Fb
Le indagini dei servizi di sicurezza e di prevenzione hanno accertato che il tunisino aveva stretto amicizia “virtuale” con un connazionale aspirante foreign fighter sottoposto a fermo di Polizia nel 2015, prima che partisse da Ravenna per raggiungere il teatro siro-iracheno e attualmente detenuto per reati di terrorismo. A mettere nei guai il tunisino anche una serie di commenti postati sul suo profilo Facebook, dove spiccavano frasi sospette come «sono indeciso se fare il bravo o fare una strage, ci devo pensare» e «sei divina come una macchina degli sbirri che brucia». Una perquisizione ha poi permesso agli inquirenti di sequestrare allo straniero dispositivi informatici con archiviati diversi file di propaganda jihadista che confermano la sa deriva verso l'Islam radicale.

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